LATINA / Ha interessato anche la provincia di Latina la campagna di controlli realizzata dal Comando nazionale dei Carabinieri per la Tutela della Salute in stretta collaborazione con il Ministero della Salute, a seguito dei recenti e gravi episodi di intossicazione da Listeria connessi con il consumo di alimenti crudi o a ridotta cottura (würstel). I militari del comando interprovinciale di Latina e Frosinone hanno, attraverso minuziosi controlli, verificato la corretta gestione in materia di sicurezza ed igiene delle imprese produttive di alimenti di origine animale. Sul territorio nazionale sono state ispezionate 1.095 aziende di lavorazione e trasformazione di alimenti maggiormente esposti alla contaminazione da batterio Listeria (würstel, insaccati con stagionatura breve e prodotti similari), di prodotti caseari a limitata maturazione, nonché di gastronomia con farcitura fresca (tramezzini, panini), confezionati in atmosfera controllata per la fornitura alla Grande Distribuzione Organizzata e alle ditte di gestione dei distributori automatici.
Le verifiche compiute in provincia di Latina sono state 29. Quindici di loro hanno palesato irregolarità riguardanti la carenza dei requisiti igienico-sanitari e strutturali nonché la mancata applicazione delle procedure preventive di autocontrollo, elementi essenziali per individuare e contenere possibili casi di intossicazione causati dal consumo di alimenti nocivi o pericolosi. In quest’ottica sono state contestate violazioni amministrative, per un valore di oltre 8.000 euro. I Carabinieri del Maggiore Egidio Felice le principali criticità le hanno riscontrare nel sud pontino dove hanno proceduto all’immediata chiusura di un laboratorio di preparazione gastronomica e di un bar tavola per gravi carenze igienico sanitarie.
I controlli disposti ed eseguiti in provincia di Frosinone nell’ambito di questa operazione sono stati dieci, la metà dei quali hanno evidenziato irregolarità riguardanti la carenza dei requisiti igienico-sanitari e strutturali nonché la mancata applicazione delle procedure preventive di autocontrollo. Le violazioni amministrative contestate hanno superato sul territorio ciociaro i 3000 euro. Su scala nazionale, invece, al termine dei controlli eseguiti, i Carabinieri NAS hanno accertato irregolarità in 335 strutture (pari al 30% circa degli obiettivi controllati), a seguito delle quali sono state segnalate all’autorità giudiziaria e sanitaria 310 operatori di settore, contestando 541 violazioni penali e amministrative, per un valore di oltre 365 mila euro.
Tra le criticità riscontrate è stato rilevato l’uso di materie prime scadute di validità e in cattivo stato di conservazione e, con particolare frequenza, la mancata applicazione delle procedure preventive di autocontrollo e tracciabilità degli alimenti, elementi essenziali per individuare e contenere possibili casi di intossicazione causati dal consumo di alimenti nocivi o pericolosi. Complessivamente gli interventi hanno consentito di rinvenire e sequestrare 14 tonnellate di alimenti irregolari, per un valore commerciale di circa 327.000 euro, nonché eseguire provvedimenti di chiusura / sospensione nei confronti di 23 imprese produttive e commerciali, il cui valore economico ammonta ad oltre 7 milioni di euro.