GAETA – I lavori di sistemazione e riqualificazione del Molo Santa Maria nel quartiere di Gaeta S. Erasmo continuano a suscitare polemiche e….incomprensioni. Nei giorni scorsi la segretaria generale del comune , l’avvocato Patrizia Cinquanta, nella veste di dirigente pro tempore del dipartimento “Cura, qualità del territorio e sostenibilità ambientale”, aveva firmato la determina numero 913 con la quale bloccava 12mila e 702 euro dal credito che “una nota società di costruzioni di Gaeta vantava e vanta nei confronti del comune di Gaeta per i lavori per la sistemazione e valorizzazione del Molo Santa Maria”.
Riportando la decisione della dottoressa Cinquanta sulla scorta di una specifica ordinanza, la numero 78 del 9 settembre 2022, emessa dal Tribunale ordinario di Isernia, il nostro servizio ometteva correttamente di riportare il nome della società destinataria del pignoramento e, dunque, dell’accantonamento da parte del comune di Gaeta di 12mila e 702 euro. L’ingegner Marco Crocco, marito della consigliera comunale di maggioranza Gianna Conte (mai citati peraltro nella corrispondenza del 30 ottobre scorso), ha deciso ora di offrire la sua versione sui fatti e, in qualità di amministratore e legale rappresentante della società Appalti e Servizi S.r.l. (anche quest’ultima mai menzionata nell’ambito del pignoramento reso esecutivo dalla dottoressa Cinquanta), ribadisce la sua totale estraneità alla vicenda , di non “aver maturato alcun debito di sorta con la creditrice e pignorante presso il comune di Gaeta”.
Insomma il pignoramento menzionato nell’articolo in oggetto non riguarda “in alcun modo la società Appalti e Servizi S.r.l. (ma l’”Ici impresa di costruzione spa” ) o altra società amministrata dallo scrivente – ha fatto sapere concludendo l’ingegner Crocco – I lavori di sistemazione e valorizzazione del Molo Santa Maria in alcun modo sono stati mai appaltati alla società Appalti e Servizi S.r.l. o altra società amministrata dallo scrivente, né lo scrivente vi ha mai posto mano oppure ha mai contrattualizzato l’appalto che, invero, risultava appaltato a tutt’altra società della quale non è dato neanche conoscere le maestranze, poi risultata essere morosa” ed oggetto della determina numero 913”.
Risolto questo equivoco, la riqualificazione del Molo Santa Maria continua, nonostante tutto, ad essere un aspro ed irrisolto argomento del dibattito politico amministrativo al comune di Gaeta. La stessa segretaria comunale Cinquanta è stata costretta mercoledì 2 novembre a prendere carta e penna e a scrivere una lettera al responsabile unico del procedimento del progetto dell’opera consegnata il 26 novembre 2021 alla società “Ici” di Roma, l’ingegner Giandomenico Valente, per un importo iniziali dei lavori di un milione e 131mila euro.
L’ “urgente sollecito” della segretaia Cinquanta è ‘figlio’ di una precisa richiesta con cui il capogruppo della lista “Insieme con Silvio D’Amante” , l’ex sindaco di Gaeta D’Amante, l’8 luglio scorso aveva inviato al comune. I lavori riguardanti la riqualificazione del Molo Santa Maria sono fermi da tempo e D’Amante, che è presidente della commissione consiliare Trasparenza e Controllo, ricorda di aver presentato una richiesta di accesso agli atti del progetto l’8 luglio scorso “senza avere da allora ricevuto alcun tipo di riscontro”.
“Il secondo e terzo lotto (e il primo?) sono stati appaltati più di un anno fa – ha scritto l’ex sindaco di Gaeta D’Amante – I lavori sono sospesi da diversi mesi e l’amministrazione comunale ancora non ne spiega il motivo o i motivi. Manca qualche autorizzazione? I finanziamenti ci sono ? La ditta vincitrice dell’appalto che fa? Perché questo silenzio? Ho chiesto l’intervento della Segreteria Generale per poter esercitare il mio mandato di consigliere comunale”. L’opera aveva ottenuto nel maggio 2020 il positivo parere paesaggistico nonostante il comune dica il contrario e, cioè, che “la località oggetto di intervento non ha particolari connotazioni storiche” e “la tipologia dell’intervento non è impattante”. In realtà il progetto prevede un’importante rimodulazione del waterfront del quartiere di Gaeta S.Erasmo e l’impatto paesaggistico potrebbe essere rivelante. Un fatto è certo: il cantiere, co-finanziato della Regione, è bloccato e l’ex sindaco di Gaeta ha rinnovato la sua richiesta a capire le ragioni.