SUD PONTINO – La sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Gaeta ha messo a nudo un fenomeno dilagante nel settore: diversi operatori balneari del litorale pontino, soprattutto molto attivi a Gaeta, Scauri, San Felice Circeo e Ponza, hanno eluso l’erario e la fiscalità comunale. In questi centri è stata, infatti, accertata, in stretto coordinamento con il reparto operativo di Civitavecchia, una preoccupante sacca di evasione e di elusione fiscale.
Nel senso che le risultanze delle indagini finanziarie degli uomini del Colonnello Camillo Passalacqua e dei capitani Aurelio Borgese e Gabriele Cusato – gli ultimi due il penultimo e attuale comandante della sezione gaetana della Guardia di Finanza – hanno fatto emergere un mancato pagamento dell’Imu e della Tari per circa 283mila euro ed il mancato versamento dei canoni demaniali per circa 212 mila euro. Questo quadro, poco edificante, è stato ricostruito verificando soprattutto i bilanci di molti lidi del sud pontino. La conferma è arrivata dal mancato pagamento della Tari e dell’Imu ai comuni e dei canoni delle concessioni demaniali.
La sezione operativa navale delle Fiamme Gialle di Gaeta si è distinta, infine, con la sistematica occupazione di tremila metri quadrati di spiagge libere e la denuncia di otto persone per occupazione abusiva di area demaniale.
Questa attività di verifica ha “abbracciato” i primi nove mesi dell’anno e i dati emersi saranno ulteriormente approfonditi durante i prossimi mesi a testimonianza della trasversalità degli interventi della componente aeronavale del Corpo, capace di incrociare i dati dei controlli in mare con le banche dati dell’Amministrazione finanziaria per verificare la capacità contributiva dei soggetti coinvolti ” affinché tutti i cittadini paghino quanto previsto dalla normativa vigente in ragione della loro effettiva capacità contributiva” hanno tenuto a precisare il Colonnello Passalacqua e i Capitani Borgese e Cusato precisando di svolgere i compiti di Polizia del Mare assegnati in via esclusiva dal decreto legge numero 177 del 2016, il più conosciuto “Decreto Madia”.
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