LATINA – L’emergenza dei rifiuti in provincia di Latina conoscerà una soluzione nel momento in cui la Regione adotterà i regolamenti attuativi per l’entrata in vigore degli Egato, gli organismi che, rappresentando i comuni e dunque i territori, potranno gestire autonomamente il ciclo dei rifiuti scegliendo dove e come trattarli. A specificarlo è il presidente dell’amministrazione provinciale Gerardo Stefanelli dopo il suo intervento fatto lunedì in consiglio provinciale, il primo dopo che la Regione ha comunicato l’impossibilità del conferimento dei prodotti dalle province di Latina e Frosinone nella discarica, al momento satura, di Viterbo.
“Ci troviamo nella tempesta perfetta, in cui la Provincia non ha più le competenze ( se mai le avesse avute) per realizzare una discarica – ha esordito il presidente Stefanelli – La provincia non ha più competenza neanche come organo di coordinamento per la gestione”. Il presidente della Provincia spera che il nuovo governo regionale vari i regolamenti attuativi degli Egato, provvedimenti che si definiranno i principi da fissare nello statuto del nuovo ente e regolamenteranno il ruolo dell’Assemblea dei sindaci, del Presidente, del consiglio direttivo e del direttore generale”.
La Provincia – secondo Stefanelli – al momento ha le mani legate, non può definire soluzioni alternative a livello locale dove, dopo la chiusura della discarica di Viterbo, operare il ciclo dei rifiuti. “La stessa Regione ci ha chiesto la disponibilità ad effettuare una valutazione ambientale strategica sui siti prescelti dal commissario ad acta come potenzialmente idonei. Stiamo valutando se farla. La valutazione servirebbe a confermare o smentire l’idoneità dei siti già individuati dal commissario. Al di là dei risultati di questa pianificazione, sarà comunque l’egato a dover decidere se fare una discarica pubblica, che progetto elaborare, dove ubicarlo, con quali soldi rea-lizzarlo e come gestirlo”.
A garantire la sua disponibilità a risolvere – o almeno – i problemi dei 33 comuni pontini è la Rida Ambiente di Aprilia, pronta, attraverso una dichiarazione di patron Fabio Altissimi, a calmierare i prezzi e ad utilizzare, dopo una necessaria bonifica, siti di proprietà. Piccata la replica del presidente della Provincia: “Altissimi può fare quello che vuole, nessuno gli impedisce di presentare progetti e ubicarli dove vuole. Ci sono le conferenze dei servizi, le leggi europee statali e regionali, ci sono enti che danno pareri tecnici per gli aspetti di propria competenza, nei tempi nei modi e nelle forme richieste dalla legge. Se poi qualcuno sbaglia – ha concluso Stefanelli – ne paga le conseguenze davanti ai Tar o ai Tribunali”.