FONDI – Il tratto di Appia riaffiorato durante i lavori a Ponte Selce resterà visibile e sarà valorizzato con delle teche informative e didattiche e un’aiuola decorativa. È quanto deciso lo scorso martedì mattina a seguito dell’ultimo sopralluogo effettuato dal delegato della Soprintendenza Francesco di Mario alla presenza dell’architetto Giorgio Maggi, dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Fondi. Il rinvenimento, esistendo a tal proposito corposa documentazione storica e bibliografica, era stato ipotizzato prima dell’inizio dei lavori motivo per cui è stata prevista specifica assistenza con la presenza fissa di un archeologo in costante dialogo con la Soprintendenza. I frammenti di basolato emersi lo scorso venerdì avevano fatto ipotizzare che fosse rimasto poco o nulla dell’Antica via Appia. Il prosieguo dei lavori ha invece riportato alla luce un tratto dell’antica arteria, piuttosto ampio e molto ben conservato.
In accordo con la Soprintendenza è stato quindi deciso di valorizzare il rinvenimento, di renderlo fruibile con delle teche non soltanto illustrative ma anche didattiche allo scopo di documentare la rinnovata attenzione alla tutela del patrimonio storico e archeologico italiano. Già il precedente intervento, risalente a circa 20 anni fa, a differenza di quanto accaduto in precedenza, era avvenuto con la supervisione di personale competente in materia di beni archeologici ma, nel frattempo, l’attenzione verso il recupero di reperti e antichità è ulteriormente cresciuta. I nuovi studi consentiranno di ricostruire le varie fasi, da quelle meno recenti e attente alla conservazione del basolato, a quelle odierne.
«Il rinvenimento – commentano il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e l’assessore ai Lavori Pubblici Antonio Ciccarelli – non solo non rallenterà i lavori ma, anzi, rappresenterà un valore aggiunto dell’intera opera, peraltro in una posizione privilegiata, all’ingresso della nostra città. Chi entrerà a Fondi capirà subito di trovarsi in una terra dalla storia millenaria i cui tesori, in parte ancora nascosti, continueranno ad arricchire il presente e il futuro. È anche per questi motivi se, sin dall’inizio, tutti, dal Comune alla Soprintendenza, sono stati subito d’accordo sull’opportunità di estendere il più possibile lo scavo».
La possibilità di valorizzare, non qualche frammento, ma un intero tratto di antica via Appia appare ancor più interessante alla luce della candidatura dell’antica arteria a Patrimonio dell’Unesco. Un iter nel quale il Comune di Fondi aveva già un ruolo di primo piano, destinato con queste ultime novità a crescere ulteriormente.
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