LATINA – Era particolarmente soddisfatta la direttrice generale dell’Asl di Latina Silvia Cavalli, presentando presso l’aula magna dell’ospedale Santa Maria Goretti, i dati relativi ai tre programmi di screening promossi dall’azienda sanitaria pontina: quello mammografico, alla cervice uterina e al Colon retto alla presenza del Presidente dell’Ordine dei Farmacisti Roberto Pennacchio e di quello di Federfama Latina Salvatore Farina. L’Asl di Latina, in accordo con le indicazioni della Regione Lazio, ha avviato una nuova fase dei programmi di screening oncologico, che permettono di individuare precocemente patologie neoplastiche in tutta la popolazione in età giudicata a rischio, e procedere tempestivamente con maggiori possibilità di cura ed interventi meno invasivi.
“Nella popolazione pontina l’adesione allo screening, nell’ultimo periodo, ha fatto registrare un decremento in termini numerici – ha commentato la dottoressa Cavalli – motivo per cui l’Azienda sta promuovendo iniziative atte ad incentivare il ricorso a questi programmi. Per sensibilizzare la popolazione verso una maggiore adesione è stato attivato un percorso informatizzato che prevede l’invio ad ogni cittadino nella fascia di screening, di un Sms sul cellulare, con l’invito ad aderire al programma stesso mediante l’attivazione di un link di prenotazione”.
Lo screening di II livello è stato altresì potenziato per garantire un livello essenziale di assistenza sempre più efficace, con la messa in campo di azioni concrete che hanno visto l’implementazione del numero delle tecnologie disponibili di ultima generazione, e la riorganizzazione dell’attività del personale sanitario aziendale dedicato.
Relativamente allo Screening del colon retto, le Farmacie del Lazio, nel mese di maggio 2022, hanno stipulato un accordo con la Regione, recepito dall’Asl, per la distribuzione dei test del sangue occulto fecale. Grazie a questa convenzione, che garantisce una distribuzione più “capillare” ai cittadini, si stanno già evidenziando ottimi risultati che andranno ad incidere sempre maggiormente sull’accesso spontaneo al programma.
Il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti provinciale, Roberto Pennacchio ha sottolineato come “Questa progettualità rappresenti da cinque anni il fiore all’occhiello per la provincia di Latina, in ambito regionale il nostro territorio è stato il primo a sposare il progetto di prevenzione della patologia tumorale del colon-retto. Dal 2017 viene data la possibilità alla popolazione tra i 50 e 74 anni di avere accesso alla prevenzione totalmente gratuita grazie alla capillarità sul territorio garantita dalle farmacie. Un ringraziamento va alle farmacie del territorio e all’azienda sanitaria che hanno permesso in questi cinque anni di raggiungere risultati importanti in materia di prevenzione”.
“Il bilancio dei primi due anni di screening è stato soddisfacente, poi nei due anni di pandemia, inevitabilmente, si è verificata una pausa .- ha invece dichiarato il Presidente di Federfarma Latina, Salvatore Farina – Ora siamo in fase di ripresa contenuta. E adesso siamo convinti della necessità di fornire maggiore visibilità alla diagnosi precoce del colon-retto perché la diagnosi precoce può salvare la vita. Noi farmacisti abbiamo nella maggior parte dei casi un rapporto di fiducia con i cittadini, un legame di vicinanza e ci mettiamo pienamente a disposizione degli utenti per far capire loro l’importanza di una diagnosi precoce. Adesso il cittadino, anche se non ha ricevuto comunicazioni dalla Asl, può recarsi direttamente in farmacia così da venir inserito in piattaforma e, poi, gli viene consegnato il kit per il prelievo”.