FORMIA – Solo per un’inerzia non è terminata in rissa la commissione Trasparenza del comune di Formia convocata di nuovo relativamente alla querelle sollevata dalla dirigente del Polizia Locale Rosanna Picano che lo scorso luglio aveva rivelato di essere stata destinataria di una richiesta di accesso agli atti da parte del consigliere comunale indipendente Francesco Di Nitto sulla gestione dell’appalto della sosta a pagamento nonostante sia proprietario e gestore di un… parcheggio privato. Il buon senso ha evitato che la seduta della commissione si trasformasse in un ring.
Sul quadrato si sono affrontati a muso duro il presidente della stessa commissione Amato La Mura ed il consigliere di maggioranza Luigi Scarpellino che, unitamente al collega di coalizione Luca De Meo, ha provato ad invalidare la seduta essenzialmente per due ordini di motivi: per il presunto ed errato ordine del giorno firmato da La Mura e poi perché la “commissione controllo e garanzia affronta gli atti amministrativi e non i rapporti, che siano o meno conflittuali, tra un dirigente ed un consigliere comunale”.
Il protagonista dell’intera vicenda, Francesco Di Nitto, non c’era perché non era stato invitato ma, di fronte alle istanze della maggioranza di centro destra, il presidente La Mura, sostenuto da Imma Arnone di “Guardare Oltre”, non ha arretrato di un millimetro: “Se questa vicenda merita i dovuti chiarimenti la ragione o le ragioni vanno individuate in un atto amministrativo, in una lettera che la dirigente Picano ha inviato all’amministrazione segnalando una presunta forma di disturbo del consigliere Di Nitto sulla gestione delle sosta a pagamento. La stessa dirigente ha denunciato una palese forma di incompatibilità del richiedente svolgendo la stessa attività economico-imprenditoriale”.
Se l’ultima seduta giovedì pomeriggio della commissione trasparenza è rientrata a fatica nei ranghi, il merito è stato della segretaria comunale e responsabile dell’anti corruzione del comune, la dottoressa Marina Saccoccia. Ha letto una sua relazione di tre cartelle attraverso la quale ha riportata la calma ma invocando il rispetto del Tuel, il testo unico degli enti locali, e il rispetto di una condotta improntata all’etica. In sintesi le richieste di accesso agli atti amministrativi possono essere sì formalizzate ma il richiedente deve saperlo quando e come inoltrarle…
La dirigente della Polizia Locale aveva rimarcato in una lettera ai vertici dell’amministrazione comunale come il consigliere di Nitto lo scorso maggio avesse in maniera unilateriale – sulla scorta di una segnalazione del Dec , il direttore esecutivo del contratto, sul rispetto del servizio della sosta a pagamento – “fermato i lavori per il rifacimento delle strisce blù nella centralissima via XXIV Maggio”. Il consigliere gestore di parcheggi privati dall’inizio del mandato amministrativo un anno ha presentato diverse richieste di accesso agli atti sulla gestione della società concessionaria della sosta a pagamento.
Di Nitto nella penultima seduta della commissione trasparenza aveva chiarito la sua posizione: “Chiesi lumi, in presenza di testimoni, agli operatori della K-city se fosse corretto il rifacimento delle strisce blu, ad esempio, con le auto parcheggiate proprio a tutela dei mezzi e dei cittadini. È falso e palesemente discriminante, dunque, l’ipotesi di un’interruzione dei lavori da parte del sottoscritto, che non è mai avvenuta”. Da qui la richiesta del presidente La Mura e della stessa dottoressa Saccoccia alla dirigente Picano di presentare le sue controdeduzioni che la segretaria generale ha sostenuto di non aver ancora avuto… Sono molto attese alla luce di quanto dichiarato dallo stesso consigliere sulle presunte e gravi irregolarità e sul mancato rispetto del capitolato di gara riguardo la gestione della sosta, ossia le prestazioni e gli obblighi che il Comune di Formia e la società K-City hanno assunto con il contratto d’appalto.
A suo dire, semmai la Commissione presieduta dal dottor Amato La Mura (che Di Nitto ha sostenuto alle amministrative dell’ottobre 2021 per poi dichiararsi indipendente dalla sua coalizione) avrebbe dovuto “approfondire e verificare i molti punti interrogativi sulla gestione dell’aggiudicatario”. E ancora Di Nitto: “Come mai si è preferito mettere la testa sotto la sabbia sulle problematiche che potrebbero creare un danno all’ente e alla cittadinanza? Non intendo fare alcuna retromarcia e continuerò l’azione consiliare attraverso il sindacato ispettivo e le funzioni conferitomi dagli elettori”. Di Nitto non ci sta quando ha definito di nuovo “inesistenti” i conflitti di interessi ipotizzati dal comandante della Polizia locale, Rosanna Picano rifiutando l’etichetta a diventare una vittima sacrificale o di essere strumentalizzato (nei confronti o ai danni di chi e per cosa?) non escludendo di denunciare la comandante Picano: “mi riservo di agire a tutela della mia onorabilità e immagine”. Le carte bollate fortunatamente non sono state utilizzate ma il presidente La Mura, dopo lo scontro (quasi fisico) con il consigliere Scarpellino, invoca chiarezza su quanto segnalato amministrativamente dalla dirigente Picano: “Se non riusciamo noi a fare chiarezza, saranno altre autorità preposte a farlo”.
I chiarimenti chiesti e sollecitati da Di Nitto in effetti erano arrivati dal Dec nominato dalla comandante Picano per verificare la corretta applicazione nel 2021 dell’appalto delle strisce blù. La K city avrebbe dovuto versare al comune il 37% (407mila euro) a fronte dell’incasso previsto di un milione e 100mila euro (fino al 2025) ma anche prevedere adempimenti come il numero degli ausiliari impiegati, le dotazioni per gli operatori, i sensori di parcheggio, una app per guidare gli utenti ai parcheggi più vicini, pannelli, parcometri, eventuali guasti da riparare, manutenzione e altri servizi quali la video sorveglianza al Multipiano e i defribrillatori. E la relazione del Dec (che cercava Di Nitto) afferma di una gestione corretta del servizio da parte della società di Portici che lo scorso anno ha versato al comune un aggio di oltre 366mila euro su un incasso di 990mila euro, più basso rispetto al previsto a causa del Covid 19 e dell’utilizzo dello smart-working.
L’ingegner Pietrosanto non era stato tenero sulla gestione operativa, sul piano tecnico, da parte della K City. Gli ausiliari stagionali assunti erano stati 8 a fronte dei 10 previsti e i sensori dei parcheggi sono stati montati solo su una piccola parte degli stalli a strisce blu, “circa il 15%, tutti nelle zone centrali della città”. “Non è chiaro – aveva scritto il controllore dell’appalto della sosta a pagamento di Formia – dove e su quanta parte del territorio comunale si sarebbero dovuti montare i sensori intelligenti” così come nella centralissima Largo Paone “non sono stati montati per motivi mai perfettamente documentati“. Il Dec aveva lamentato inoltre una carenza sul posizionamento dei “pannelli di indirizzamento a messaggi variabili” (a fronte di una previsione di 38, di cui 8 nei parcheggi multipiano di Largo Paone e della Stazione), ritardi sulla video-sorveglianza e sul montaggio di soli 3 dei 10 defibrillatori previsti.
La replica caustica della Comandante Picano nella penultima commissione Trasparenza era stata di questo tipo: “I defibrillatori? Sono disponibili da tempo. La società attende, dopo quasi un anno, di capire dall’amministrazione comunale dove posizionarli”.
Fine della seconda ripresa…