FORMIA – Presto una seduta della commissione Lavori Pubblici e del consiglio comunale di Formia per fare il punto sul progetto, avviato e inspiegabilmente bloccato, di elettrificazione del versante formiano del territorio dell’ente parco Regionale dei Monti Aurunci. Lo chiedono i gruppi consiliari di Prima Formia e di “Formiamo il futuro” in un’interrogazione che, su impulso del consigliere comunale Nicola Ricardelli, sono stati inviate al sindaco Gianluca Taddeo, al presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo e all’assessore ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo.
Era il giugno del 2018 quando l’amministrazione Villa appena insediatasi ereditò dalle ultime due amministrazioni comunali il progetto per la realizzazione di una cabina elettrica in località “Valle di Gegne”. Questa soluzione, interamente finanziata dall’Enel, avrebbe dovuto sostituire quella di un paleodotto con i cavi che sarebbero dovuti essere interrati dalla località “Auciana” sino al quadrivio della “Valle di Gegno”. Furono organizzati alcuni incontri preliminari all’inizio dei lavori che favorirono ulteriori accordi in base ai quali l’Enel, oltre ad approntare un veloce cronoprogramma, “si rese disponibile anche a interrare un ulteriore cavo per altri servizi come linea telefonica, ed a ripristinare per intero tutto il tracciato con un nuovo manto stradale”. I lavori iniziarono, furono spediti e si conclusero alla fine del 2018.
“Dovevano essere seguiti dal posizionamento della cabina di modiche dimensioni, 4 metri x 4 metri, su un suolo pubblico già stabilito ed approvato, in sede di conferenza di servizi con tutti gli enti preposti , compreso la Regione – fanno rilevare ora nell’interrogazione all’amministrazione comunale i consiglieri Antonio Di Rocco, Nicola Riccardelli, Caterina Merenna e Amato La Mura ed il coordinatore comunale di Formia della Lega Vittorio Pecorino – Da quel momento è sorto un cavillo burocratico per gli usi civici che, di fatto, ha bloccato i lavori, non consentendo di sottoscrivere un atto notarile e quindi il reale posizionamento della cabina”
Da quel momento si sono svolte diverse riunioni tecniche per trovare la soluzione “più volte annunciata , ma di fatto sono trascorsi quattro anni ,tra cui mesi di commissariamento ed un anno della nuova amministrazione Taddeo e la luce del tunnel ancora non si vede – tiene a precisare il consigliere Nicola Riccardelli – Molte le aspettative ed i vantaggi che aspettano il territorio montano e migliaia di cittadini da questo intervento, in termini di una corretta fruizione dell’area protetta, del rispetto ambientale ed anche di sicurezza stradale. Registriamo da parte dell’amministrazione comunale in carica una sorda inerzia in quanto, nonostante più volte sollevato il problema in commissione Lavori , non vi è traccia di interessamento o provvedimento teso a raggiungere l’obiettivo.”
I consiglieri Di Rocco, Riccardelli, Merenna, La Mura ed il coordinatore Pecorino si dichiarano “seriamente preoccupati per il perdurare di questo stallo che potrebbe portare ad ulteriori difficoltà anche di natura economica la perdita del finanziamento concesso – concludono – E’ necessario che l’argomento, che riveste una significativa valenza per lo sviluppo economico del territorio montano di Formia con innegabili ricadute di natura occupazionale, vada affrontato in commissione Lavori Pubblici prima e nel consiglio comunale poi in quanto l’Enel, dopo aver affidato l’incarico per l’esecuzione dei lavori, potrebbe essere costretta ad assumere i provvedimenti conseguenti”.