MINTURNO – Tutti incrociano le dita ma una bomba sociale è stata innescata nel già precario tessuto sociale ed occupazionale di Minturno. La Soes, la società di Telese Terme concessionaria del servizio della sosta a pagamento da alcuni anni, ha formalizzato quanto si temeva da tempo: l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 26 dipendenti minturnesi. L’ha deciso, suo malgrado, l’amministratore unico Tommaso Stazio, ai sensi delle procedure previste dall’articolo 24 della legge 223/91. Stazio ha annunciato il suo doloroso provvedimento alle Rsu aziendali di Minturno, al Filcams Cgil Frosinone-Latina, al servizio Politiche del Lavoro della Regione Lazio e all’Ispettorato territoriale del lavoro di Latina specificando come il “taglio” dei 26 dipendenti minturnesi arrivi alla vigilia della scadenza, il prossimo 31 dicembre, del secondo appalto (della durata di un anno) con il comune di Minturno.
La Soes aveva avuto mandato di gestire due servizi: la gestione delle sosta a pagamento e dell’autovelox lungo la Variante Formia Garigliano. Ma quest’ultimo servizio è cessato poco più di un mese fa “a seguito dei rilievi amministrativi” mossi dall’Anas. La concessionaria di Telese Terme, che si è occupata delle strisce blù anche nei comuni di Formia e Gaeta, aveva un altro compito con il bando, della durata di sei anni, scaduto il 31 dicembre 2021: il recupero coattivo delle sanzioni e la gestione dei procedimenti amministrativi bonari tesi al recupero dei crediti, due mansioni che il comune ha deciso di affidare alla Sogert.
Per Stazio l’eliminazione di quest’ultimi servizi “ha inciso sulla produttività dell’appalto ed ha evidenziato che la gestione dei servizi affidati dall’Ente richiede l’impiego di un minor numero di unità lavorative. Il progressivo ridursi della operatività dei servizi affidati dal comune di Minturno – si legge nell’avvio della procedura per il licenziamento collettivo dei 26 dipendenti (tra ausiliari del traffico e personale amministrativo) , in corrispondenza di una congiuntura economica negativa, dovuta a fattori di natura oggettiva (emergenza Covid, crisi economica), ha anche comportato – lamenta Stazio – una costante divaricazione tra l’incremento dei costi sopportati e la diminuzione dei ricavi.” Insomma l’appalto nel corso del 2022 “ha registrato seri profili di antieconomicità. Questa situazione di criticità è stata definitivamente aggravata dall’interruzione anticipata del servizio di noleggio di rilevatori automatici fissi, disposta dalla Stazione appaltante (il comune di Minturno) a seguito di rilievi amministrativi mossi dall’Anas”.
Venerdì al comune di Minturno c’è stato un incontro la Soes, il comune di Minturno e le organizzazioni sindacali ed il sindaco Gerardo Stefanelli, pur comprendendo le ragioni imprenditoriali illustrate da Stazio, ha anticipato che “entro la fine del mese la Giunta comunicherà al dirigente di settore le linee guida che dovranno caratterizzare il nuovo appalto che, purtroppo, non sarà più lo stesso del 2021”. Il nuovo concessionario continuerà ad occuparsi sì della sosta a pagamento e, forse, delle infrazioni al codice della strada comminate all’altezza degli impianti semaforici.
Basterà per rendere il nuovo appalto “accattivamente” sul piano imprenditoriale? La Soes, che probabilmente riceverà una proroga tecnica in attesa dell’esito della nuova gara comunitaria, ha fatto sapere che “deve necessariamente provvedere alla dismissione dell’unità operativa di Minturno entro e non oltre la data del 31 dicembre 2022, fissata per la conclusione del contratto di appalto” definito lo scorso 29 marzo scorso. Se le maestranze della Soes verbalmente sono state già informate dei “tagli” annunciato da Stazio, lo stesso amministratore unico rivela di aver pensato ad un programma di riduzione del personale per “contrastare le conseguenze sul piano sociale” ma anche questo tentativo, disperato, è stato abortito: “Non risulta, altresì, possibile per Soes Spa adottare misure sostitutive o alternative alla dichiarata procedura di licenziamento collettivo considerato che qualsiasi altro strumento, seppur preventivamente verificato, non appare oggettivamente funzionale alla risoluzione della dichiarata situazione”.
Annunciando un nuovo e più moderno capitolato per la gestione della sosta a pagamento, il sindaco di Minturno Stefanelli lo scorso 23 settembre nel corso di una conferenza stampa di bilancio sull’estate 2022 aveva fatto, per certi versi, i conti alla Soes. La società concessionaria tra il giugno ed il 15 settembre scorso, grazie anche alle felici condizioni del tempo, aveva incassato 502mila euro, in media 4694 euro al giorno. Per di più con una diversa forma di pagamento: 498.571 euro erano stati incassati da 106.321 ticket erogati dai parcometri e soprattutto dall’applicazione Easy park mentre 3645 euro erano stati il frutto di ben 138 abbonamenti turistici erogati dal comune. Numeri considerati “insoddisfacenti” per la Soes che, a meno di impensabili ripensamenti, ha definito concluso il rapporto con il comune di Minturno.