MINTURNO – Parlare la stessa “lingua”, esercitare liberamente il diritto di sentirsi compresi: è con questo obiettivo che è nato il progetto “Ama – Sud Pontino”, un gruppo di “Auto Mutuo Aiuto” che unisce i genitori di bambini e ragazzi con disturbi ascrivibili allo spettro autistico o altri legati al “neuro-sviluppo”. La presentazione dell’iniziativa è avvenuta ufficialmente sabato, 19 novembre, presso l’aula consiliare del Palazzo Municipale di Minturno – alla presenza del sindaco, nonché Presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli – ad opera di Dario Gargiulo e Elisena Coppola, che hanno definito la nascita di “uno spazio di sostegno reciproco, di confronto e di racconto autentico senza timore del giudizio”.
Questo “spazio” ha preso forma tra un gruppo di genitori che frequenta il Centro per la cura e la riabilitazione dell’età evolutiva “Buon Lavoro Piccoli” che hanno deciso di riunirsi in associazione, compiendo “un passo in avanti importante che punta a rendere i genitori sempre più consapevoli del ruolo che possono svolgere rispetto ai problemi dei loro figli: uscendo allo scoperto, collaborando alla creazione di una collaborazione non solo con i tecnici, ma anche con la scuola, con gli Enti Locali, con le associazioni, mettendo tutti intorno allo stesso problema e cercando di coordinare al meglio tutte le forze disponibili” – spiega il Dott. Sandro Bartolomeo, Neuropsichiatra infantile, guida medica del Centro.
Riconoscersi nell’altro è un atto che consente di sviluppare un confronto empatico, che può tradursi tanto in conforto quanto nel concreto supporto in fatto di soluzioni e strategie vincenti nel corso di una quotidianità che a tratti può rivelarsi estremamente complessa. “Partecipare al gruppo aiuta le persone ad acquisire consapevolezza non solo sulla propria capacità di problem solving, ma, anche sul proprio diritto di stare bene. Cosa per noi genitori altrettanto importante e non sempre scontata” – spiega Dario, approfondendo l’accezione progettuale del gruppo di “Auto Mutuo Aiuto”.
Gli incontri a cui sarà data vita e ai quali sono invitati a partecipare tutti i genitori del territorio, indipendentemente dal dove seguano i percorsi terapeutici o dalla scuola che si frequenta, o dal Comune di residenza, saranno l’occasione per mettersi in relazione e condividere tutte le sfumature emozionali della genitorialità che li riguarda. Il tutto, chiaramente, in un ambiente accogliente dove non sentirsi “inadeguati”, ma al contrario concependosi come “genitori che stanno facendo il possibile per crescere persone che possano esprimersi al meglio delle loro possibilità e soprattutto in autonomia”.
“Noi tecnici del centro – aggiunge il dott. Bartolomeo – abbiamo messo a disposizione innanzitutto gli ambienti per potersi incontrare, ma saremo anche parte attiva nel favorire quanto più possibile la partecipazione dei tantissimi bambini che ormai si rivolgono a noi. Supporteremo affinchè questo lavoro che hanno intrapreso possa allargarsi sempre di più e centrare tutti gl obiettivi prefissati”.
“Io personalmente – racconta ancora Dario – desideravo da tempo dare un contributo concreto per dar vita ad una opportunità del genere, perché sono convinto che farà bene a me in prima persona confrontarmi con altri genitori ed insieme agli altri genitori non solo faremo un grande lavoro di introspezione, ma, metteremo in campo iniziative volte alla conoscenza delle neuro divergenze che purtroppo ancora oggi vengono viste come delle patologie, mentre non lo sono affatto, sono invece disordini del neuro sviluppo che possono vedere molti miglioramenti attraverso percorsi terapeutici, il sostegno scolastico ed il lavoro che a casa noi tutti facciamo quotidianamente. E noi, con questo progetto non vogliamo fare altro che consolidare questa rete tra i vari ambiti di intervento…”
Chiunque voglia entrare in contatto e/o partecipare agli incontri dell’ “Ama Sud Pontino” può farlo attraverso l’indirizzo mail genitoriconnessisudpontino@gmail.com.
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