Sono stati oltre 60 gli interventi compiuti la scorsa notte e nelle prime ore della giornata dai Vigili del fuoco del comando provinciale di Latina per far fronte alle tante richieste di intervento a causa dell’ultima ondata di maltempo che, denominata “Poppea”, ha flagellato, coma da previsione, il territorio e, soprattutto, il litorale pontino ma anche la provincia di Frosinone. Gli interventi eseguiti hanno riguardato maggiormente alberi caduti in strada, insegne pericolanti, tettoie divelte, prosciugamenti o danni in genere riconducibili all’ultima allerta di color arancione a causa della quale la gran parte dei 33 comuni della provincia di Latina e dei 91 di quelli della provincia di Frosinone maltempo aveva deciso per ovvie ragioni di sicurezza di chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado ma anche cimiteri, aree verdi e parchi.
A Sabaudia attimi di paura sono stati quelli vissuti lungo la sponda del canale “Caterattino” esondato mentre colpita è stata anche la zona della frazione di Molella dove la copertura di un capanno è volata su una casa, provocando il ferimento di un uomo trasferito in ospedale. Si era temuto inizialmente il peggio ma l’uomo ha riportato soltanto tanto spavento. Molti gli alberi caduti in strada partendo da via Litoranea, chiusa sempre in direzione San Felice Circeo nelle prime ore del mattino a causa della caduta di una grossa quercia che ha bloccato entrambe le carreggiate. L’albero è stato rimosso – come detto – dal Vigili del Fuoco intervenuti qualche ora dopo a Latina dove a cadere sotto il peso delle raffiche di vento è stato l’insegna di un’area di servizio.
Un albero ha bloccato anche via Santa Reparata a Minturno dove si è verificata la caduta di un palo dell’Enel. I Vigili del Fuoco hanno operato in piazza Moro a Gaeta invasa da alcuni alberi; mentre a Fondi una tromba d’aria ha destato preoccupazione all’alba. Il timore è che potesse avvicinare alla costa e distruggere qualunque cosa. Come d’altronde è successo a Gaeta, in zona Sant’Agostino nella notte il vento ha danneggiato molti chioschi.
La criticità territoriale più temuta era quella di Formia, già messa a dura prova dalla bomba d’acqua di sabato pomeriggio. Fortunatamente si sono verificati diversi e contenuti allagamenti cui la città si è fatta trovare pronta. Il previsto vento di burrasca e forti mareggiate hanno interessato l’intero sud pontino e le proibitive condizioni meteo marine hanno consigliato per la giornata di martedì di sospendere i collegamenti dai porti di Formia e Terracina con le isole di Ponza e Ventotene.
Acqualatina poi a causa dell’ennesimo fenomeno di intorbidamento delle sorgenti di Mazzoccolo a Formia e di Capodacqua a Spigno Saturnia ha invitato i sindaci dei comuni di Formia, Gaeta, Spigno, Minturno, Castelforte e Santi Cosma e Damiano ad emettere singole ordinanze con cui è stato fatto divieto di utilizzare il prezioso liquido per un uso alimentare e potabile. In Ciociaria invece caduti 70 millimetri soltanto a Frosinone in 8 ore e mezzo: un quantitativo record se pensiamo che in un mese autunnale si stima cadano circa 200 millimetri.
Spettacolari – e al tempo stesso preoccupanti – le immagini della cascata di Isola del Liri ingrossata dalla pioggia copiosa caduta nella notte che il livello dell’acqua ha sfiorato la strada. Acqua alta anche a Roccasecca, dove la piena del fiume Melfa ha portato il comune a chiudere il ponte dello Spirito Santo. A destare preoccupazione anche il fiume a Sant’Angelo a Cassino. Sempre a Cassino è stata transennata un’area lungo via Grosso, in centro dove le impalcature sono venute giù a causa del forte vento; diversi anche gli incidenti stradali come quello avvenuto nelle vicinanze della Folcara con protagonista un furgone che ha bloccato la strada. Una frana sulla Palianese ha richiesto l’intervento all’alba dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza la zona. A Pontecorvo un grosso albero è caduto, invece, nel parcheggio della locale Casa della salute.
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