GAETA – Non è un facile momento quello che sta vivendo il comune di Gaeta nei rapporti con i suoi fornitori per quando riguarda il ciclo dei rifiuti. L’ente è stato costretto a firmare una transazione con la società, ora fallita, l’EcoCampania srl, che gestiva la raccolta e trasporto dei rifiuti a Gaeta nei primi anni Duemila. A rivelarne l’esistenza è stato il sindaco Cristian Leccese nelle fasi iniziali del consiglio comunale di mercoledì alla luce di una buon’uscita economica di un milione e 52mila euro che il comune di Gaeta ha dovuto firmare sulla scorta del decreto ingiuntivo notificato il 21 marzo 2022 dalla curatela fallimentare dell’Ecocampania per il mancato riconoscimento di un milione e 860mila euro per il servizio svolto vent’anni alla luce del contratto stipulato il 13 luglio 2001.
Il comune di Gaeta era inseguito dalla curatela fallimentare dell’Ecocampania srl dal luglio 2020 quando gli venne notificato un decreto ingiuntivo di pagamento per la somma di un milione e 739mila euro. Qualcosa non funzionò per il verso giusto nel settore ambiente del comune: quel decreto venne impugnato tardivamente non ritenendo obbligatorio il credito vantato dalla curatela fallimentare dell’Ecocampania srl. Quest’ultima si costituì in giudizio sostenendo, oltre alla fondatezza della pretesa, la regolarità della notificazione del decreto ingiuntivo. Ne nacque un contenzioso davanti il Tribunale di Cassino ed il giudice Tonnara respinse l’istanza di sospensione dell’esecutività del decreto fissando nel frattempo l’udienza all’11 ottobre scorso. La Curatela fallimentare nel frattempo era tornato alla carica con la presentazione di un secondo decreto ed il comune di Gaeta ha deciso, con una delibera di Giunta del 19 settembre scorso, di risolvere bonariamente la controversia accettando di liquidare il primo decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Cassino nel luglio di due anni fa.
L’ex dirigente del settore ambiente del comune di Gaeta Massimo Monacelli, prima di accasarsi presso l’amministrazione Provinciale, ha definito il 29 settembre scorso la transazione (è articolata in nove articoli) con il curatore fallimentare Roberto Tizzano. Ha chiesto ed ottenuto di far beneficiare al comune di Gaeta di una rateizzazione che non dovrebbe creare – fa sapere il sindaco Leccese – problemi finanziari al comune di Gaeta. Se le prime due rate, per complessive 252miila euro, sono state versate entro lo scorso 30 settembre, la successiva di 300mila è in scadenza il 30 settembre 2023 cui seguiranno la rata di 300mila euro da versaere entro il 30 settembre 2024 mentre, l’ultima, di 200mila euro il comune di Gaeta dovrà pagarla entro il 30 settembre 2025.
Sempre in tema di rifiuti nella giornata di giovedì è stata discusso davanti la sezione civile della Corte d’appello cdi Roma il ricorso presentato dall’Amministrazione Provinciale di Latina che chiede al comune di Gaeta il pagamento di una sanzione di un milione e 537mila euro per alcune irregolarità rilevate dalla Polizia Provinciale nel marzo 2009 ai mezzi della De Vizia Transfer impegnati a trasferire i rifiuti gaetani nella discarica di Borgo Montello ma senza l’adeguata documentazione amministrativa a bordo. Il Comune in primo grado, davanti il Tribunale di Cassino, aveva chiesto ed ottenuto, attraverso l’avvocato Pierpaolo Matarazzo, l’annullamento di questa maxi sanzione pecuniaria. Ora a decidere sono i giudici d’appello chiamati a valutare la tesi del comune di Gaeta secondo la quale non era obbligatorio, all’epoca dei fatti, dotarsi del “Fir”, il formulario di identificazione dei rifiuti. Per l’avvocato Matarazzo la sanzione è stata applicata ai sensi di una circolare del Ministero dell’ambiente che non aveva la stessa efficacia dell’articolo 193 del decreto legislativo 152/2007, meglio conosciuto il Codice dell’Ambiente.