“Tutto ciò contrasta con il
legame indissolubile esistente tra cibo e natura, contrasta con la nostra economia e con il nostro territorio e rischia
di far implodere il settore agroalimentare italiano, finora non adeguatamente tutelato in merito di politica estera, per favorire prodotti di tipo artificiali, tra l’altro con costi di produzione elevati, dunque accessibili solo da grandi investitori, con il conseguente rischio di monopolizzare l’offerta.
Inoltre, aspetto ancor più importante, sul consumo del cibo sintetico, finora, non ci sono garanzie che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e non si conoscono gli effetti che potrebbero generarsi a seguito di un utilizzo prolungato.
Per questo motivo, da delegato all’agricoltura ho voluto fortemente che anche il nostro ente condividesse la petizione di Coldiretti con una delibera ad hoc di indirizzo approvata in giunta” – conclude Di Mascolo.