FORMIA – I candidati complessivamente sono stati tanti, ben 84, ma mancano nell’elenco i nomi degli attuali dirigenti dei settori Lavori Pubblici ed urbanistica, Giuseppe Caramanica e Bonaventura Pianese. Ma se quest’ultimo è un dirigente di ruolo al comune di Fondi, l’architetto di Penitro è semplicemente un funzionario del comune di Formia e, se guida il settore, è perché è stato selezionato ed investito di un incarico fiduciario e a tempo da parte del sindaco Gianluca Taddeo. Sono alcune delle peculiarità che emergono subito da una lettura della dirigente del settore “Risorse Umane” del comune, Tiziana Livornese, che dopo una serie di rinvii motivati dalle solite questioni tecniche, ha reso pubblici i nominativi dei candidati che hanno risposto al bando (la cui scadenza era stata fissata al 20 ottobre 2022) indetto lo scorso 15 settembre per partecipare al concorso pubblico per la “copertura di un posto a tempo indeterminato di dirigente tecnico”.
La commissione selezionatrice ha dovuto effettuare un approfondito esame istruttorio delle domande di partecipazione e, non a caso, il 21 ottobre scorso lo stesso ufficio personale del comune aveva pubblicato un ulteriore avviso contente la richiesta agli 84 candidati di “produrre un’ulteriore dichiarazione relativa al possesso dei titoli di servizio”. Quello del comune di Formia non è stato un comportamento zelante per verificare naturalmente il possesso dei titoli di studio richiesti per la partecipazione ma anche per attenersi alla stessa giurisprudenza vigente secondo la quale “l’iscrizione ad uno specifico settore del relativo ordine professionale costituisce un’equiparazione operata da una norma reg olamentare a fini del tutto diversi da quelli propri dell’ordinamento universitario, unica fonte giuridica abilitata a classificare il valore del titolo di studio”.
Il comune di Formia ha giustificato questo ritardo nel fornire i candidati a questa attesa prova concorsuale affermando – e lo chiarisce la stessa dottoressa Livornese riferendosi a due sentenze del Consiglio di Stato – come il termine da considerare ai fini della valutazione del possesso dei requisiti di ammissione non è quello di conclusione del concorso, bensì quello previsto dal bando per la presentazione delle domande di ammissione”. Queste verifiche, protrattesi per oltre un mese , sono arrivate ad alcune conclusioni. Innanzitutto sono 71 i candidati che, risultando in possesso di tutti i requisiti stabiliti dal bando, possono subito partecipare alla prova concorsuale.
Riportiamo i loro nominativi con lo stesso ordine alfabetico utilizzato dal comune di Formia: Aliperti Raffaele, Arcese Luisa, Ascione Daniela, Barilà Giuliana, Battaglino Antonio, Bernardini Daniela, Bigiotti Stefano, Campione Sabina, Candidi Paolo, Capodilupo Gerardo, Capogni Luigi, Cappiello Umberto, Caringi Benito, Chiota Marina, Cuccari Francesco, D’agostino Gaetano, D’alessio Giuseppe, D’angelo Luca, D’angelo Pietro, D’anna Angela, D’orazio Pietro, Daga Eleonora, De Angelis Isabella, Dell’anno Domenico, Di Biase Andrea, Di Lillo Stefano, Di Mella Vito, Di Nitto Benedetto, Esposito Valerio, Fabbietti Flavio, Falco Giovanni, Ferriero Fabio, Fiorillo Claudio, Fontana Simona, Franzò Fabio, Fratarcangeli Augusto, Gargano Stefano, Giaccio Francesco, Giovini Dario, Lala Annalisa, Lasio Manuela, Latini Annalisa, Leoni Ilenia, Madia Alessandra, Maggi Giorgio, Maiello Domenico, Massetani Stefano, Mastroianni Fernanda, Mattioli Luciano, Paccosi Marco, Palmese Antonio, Parisini Marcella, Pellegrino Vincenzo, Pelliccia Lilia Maria, Petrillo Ivano, Pisano Monica, Prandi Daniela, Romagna Claudia, Rossi Paolo, Saraceno Salvatore, Saulli Alvaro, Savarese Diego Salvatore Maria, Savarino Gabriella, Schirru Maria Rita, Scrima Maurizio, Serpico Raffaele, Spera Francesca, Tacconi Pio, Villano Raffaele, Violo Francesco, Zizzari Cristina.
Sono pochi i professionisti del territorio – e questo rappresenta l’ennesimo e preoccupante campanello d’allarme – che hanno formalizzato la loro richiesta di partecipazione per diventare dirigente tecnico dell’ente: spiccano i nomi della gaetana Eleonora Daga (che al collaborato di Formia ha lavorato durante i governi di centro sinistra ma a tempo determinato e fiduciario in base all’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000), gli itrani Andrea Di Biase (consilgliere comunale di Forza Italia e funzionario dell’ente Parco Riviera d’Ulisse) e Maria Lilia Pelliccia e la formiana e figlia d’arte (il nonno ed il padre Giuseppe hanno guidato nel dopo guerra con apprezzati risultati la ripartizione tecnica del comune di Formia) Marina Chiota.
Il resto dei partecipanti è “forestiero”: si tratta di tantissimi professionisti ciociari, napoletani e dell’hinterland romano. La commissione poi ha deciso di ammettere con riserva 8 candidati. Per Anna Rosa Apolito, Gaetano Auricchio, Tiziana Calcagni, Egidio Ciani, Simona Penza e Claudio Pierro andrà verificato l’effettivo possesso dei titoli di servizio richiesti nel bando mentre Pietro Menichelli e Pasquale Sarao (presta servizio nel comuni di Minturno) c’è bisogno di verificare “l’effettiva equipollenza del titolo di studio posseduto rispetto a quello previsto nel bando”. La commissione selezionatrice infine ha deciso di non ammettere al concorso i rimanenti cinque can didati: la posizione di Claudio Severino Filosa (giovane e attivo funzionario della ripartizione Lavori Pubblici del comune di Formia), Maria Maietta, Biagio e Fiorenzo Petruccelli è stata considerata “carente” per il titolo di studio richiesto mentre per Giovanni Russo la carenza lamentata ha riguardato il titolo del servizio richiesto.
Avrebbe voluto partecipare al concorso un altro professionista che, nonostante tutto, ha lasciato un ottimo ricordo di quanto ha diretto il settore urbanistica del comune. E’ il gaetano Sisto Astarita che ha preferito non emulare lo spirito Decoubertiniano per affrontare “in serenità e senza ambiguità” il processo pendente davanti la Corte dei Conti per danno erariale. Astarita, insieme ad altri ex responsabili di settore come Stefania Della Notte e Roberto Guratti, è indagato per danno erariale con una richiesta di restituire al comune tre milioni e 700 mila euro per la mancata realizzazione del porto turistico “Marina di Cicerone”.
“Lo ribadisco – ha tenuto a precisare Astarita – è un’istanza illegittima, illegale ed inappropriata e lo dimostreremo nel giudizio”.
E la mancata partecipazione di Caramanica? C’è solo una ragione: è primo in graduatoria nel concorsone svolto nel dicembre 2021 dall’Ater di Latina per la guida della sua area tecnica. Il vincitore di concorso, un professionista aquilano, ha ottenuto la mobilità ed il presidente, il Dem Marco Fioravanti, aspetta a braccia aperte da mesi il primo degli idonei a quella prova, il formiano Giuseppe Caramanica. Il sindaco Gianluca Taddeo lo sa e per questo motivo con la sua maggioranza ha bandito questo concorso super affollato….