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Formia / Villa Mamurra: taglio del nastro, presto nella “rete didattica” del territorio [VIDEO]

FORMIA – Dopo il rinvio a causa del maltempo che colpì l’intero sud pontino lo scorso 22 novembre, lunedì mattina una splendida giornata è stata la migliore scenografia che ha meritato l’area archeologica di Gianola a Formia. Ha ospitato l’inaugurazione dell’edificio ottagonale rinvenuto nella villa di tarda epoca repubblicana, la cosiddetta “Villa di Mamurra”, appartenuta al cavaliere romano originario di Formia che fu il “praefectus fabrum” (prefetto degli ingegneri) al seguito di Gaio Giulio Cesare nella guerra in Gallia. All’evento hanno partecipato in tanti per suffragare l’importante lavoro svolto, nonostante le immancabile polemiche, dall’ente parco Riviera di Ulisse, l’ex Parco Gianola che ha festeggiato i suoi primi 35 anni di attività dimostrando che un’area protetta non è solo sinonimo di conservazione ma anche di sviluppo sociale, economico ed occupazionale.

Lo hanno ribadito, tra gli altri, il presidente vicario della Regione Lazio Daniele Leodori, l’attivo consigliere regionale del Pd Enrico Forte che, invitati da presidente dell’ente Parco Regionale Riviera di Ulisse Carmela Cassetta, hanno partecipato ad un taglio del nastro che renderà finalmente fruibile un’area di inestimabile pregio e valore archeologico interessata da diverse e contestate campagne di scavi resa possibile da un finanziamento europeo di un milione di euro. Con l’inaugurazione di lunedì mattina il territorio del Golfo avrà finalmente a disposizione per la sua fruibilità turistica e culturale un’area, di circa 9 ettari, messa a disposizione per il suo recupero archeologico e funzionale dall’ente Parco Regionale Riviera d’Ulisse.

E l’hanno sottolineato con le loro presenze i rappresentanti di tre dei quattro comuni facenti parte dell’Ente Parco: l’assessore alla cultura del comune di Formia Fabio Papa, l’assessore all’urbanistica, Lavori Pubblici e decoro del comune di Minturno Luca Salvatore, il presidente della commissione cultura dello stesso comune Matteo Marcaccio e l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Gaeta Simone Petruccelli. Unico assente si è rivelata essere l’amministrazione comunale di Sperlonga ma all’evento hanno partecipato tantissimi cittadini comuni, appassionati o meno di storia e di archeologica e soprattutto, in qualità di novelli “Indiana Jones gli attenti studenti degli istituti comprensivi di Itri e di Santi Cosma e Damiano, protagonisti di alcune ore davvero proficue di un inedito interscambio culturale che è avvenuto all’insegna del recupero della storia del proprio territorio che, se utilizzata al meglio, può concretizzarsi in tante e diverse prospettive economiche e occupazionali.

“Quello ultimato è stato un intervento straordinario su un luogo davvero eccezionale – hanno commentato nelle interviste video allegate il presidente vicario della Regione Lazio Daniele Leodori ed il consigliere regionale del Pd Enrico Forte – in cui viene sottolineata l’importanza della cura del bello. Ci ha fatto piacere aver visto i rappresentanti di tanti comuni del comprensorio perché l’unità territoriale è un valore assoluto. Quando c’è i risultati non tardano ad arrivare che sono più importanti nel momento in cui si restituisce allo stesso comprensorio un sito molto significativo per la sua fruibilità turistica e cultuale”.

L’attiva presidente del Parco Regionale Riviera di Ulisse, Carmela Cassetta, impegnata sinora a circoscrivere alcune polemiche sollevate dagli iniziali progettisti (Salvatore Ciccone e Orlando Giovannone) incaricati dalla Soprintendenza, si è dichiara convinta (a ragione) dell’importanza dell’inaugurazione specificando come l’ente che presiede abbia messo soltanto a disposizione della stessa Soprintendenza un’area di sua proprietà sul Promontorio di Gianola.

“Giunge a compimento un’importante azione di tutela e valorizzazione, oggetto di estese e pluriennali campagne di scavo e interventi di restauro, seguite a quelle già condotte da Parco, a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina che desidero ringraziare per l’eccellente lavoro svolto. La parte pienamente fruibile dell’area archeologica di Giànola viene così ad essere ampliata e – ha aggiunto la presidente Cassetta – riapre al pubblico in un rinnovato percorso di visita”. La villa di Mamurra, che sorgeva a pochi metri dal mare, si estendeva in due ampi settori, lunghi alcune centinaia di metri. Il corpo principale era di forma ottagonale, e risultava affiancato dai due bracci, con due grandi cisterne per la raccolta e conservazione delle acque e da due portici che “scendevano” verso il mare.

La struttura a pianta ottagonale, che costituiva “cuore” del complesso, è conosciuto anche come Tempio di Giano. La scala coperta che si può ancora ammirare oggi, serviva a collegare i due portici. Le due “piscinae” ospitavano gli allevamenti ittici della Viulla, successivamente adattato a porticciolo nella prima metà del XX secolo. L’intero complesso della villa, tuttavia, fu riscoperto e studiato a partire dal settecento. Nella stessa occasione fu redatta una relazione, “a noi pervenuta, nella quale è possibile ricostruire lo stato di conservazione dello stabile all’epoca”. Della villa attualmente restano diversi ambienti posti in modo discontinuo lungo un tratto di costa di oltre 200 metri. Il visitatore può ammirare due cisterne che servivano per raccogliere sia l’acqua piovana che quella proveniente da qualche sorgente oggi scomparsa. L’edificio Ottagono è stato il principale intervento di restauro conservativo unitamente all’accessibilità dei nuovi percorsi.

La Presidente del Parco Carmela Cassetta ha confermato, infine, come l’evento di inaugurazione di lunedì sia stata l’occasione per l’avvio di un protocollo d’intesa tra la Soprintendenza e Direzione regionale Polo Museale finalizzato a un progetto di valorizzazione che prevede l’inserimento dell’area archeologica di Gianola e dei suoi percorsi didattici nella “rete” di conoscenza del territorio”. Per la presidente Cassetta l’inaugurazione della Villa di Mamurra costituisce “un’importante riappropriazione del passato, per un futuro più consapevole” e non a caso l’ente parco ha deciso che sino al 31 gennaio 2023, nelle giornate di venerdì e sabato, gli istituti scolastici del comprensorio potranno effettuare visite guidate di gruppo al sito inviando una richiesta alla mail istituzionale parcorivieradiulisse@regione.lazio.it.

INTERVISTE Video Carmela Cassetta, Presidente ente Parco Riviera di Ulisse; Daniele Leodori, presidente vicario della Regione Lazio, Enrico Forte, consigliere regionale del Partito Democratico e Ambrogio Sparagna, etnomisicologo.

 

 

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