LATINA – Uccise la suocera 70enne dopo averla picchiata. Il Gup del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone ha rinviato a giudizio con le accuse di omicidio volontario aggravato e resistenza a pubblico ufficiale Antonino Salvatore Zappalà, il 44enne di Latina accusato di aver provocato lo scorso 15 gennaio la morte di Nadia Bergamini nell’appartamento di via Casorati del capuologo pontino in cui la vittima, invalida, viveva con la figlia ed il suo compagno, appunto Salvatore Zappalà.
Il legale dell’imputato, l’avvocato Alberto Messina, aveva chiesto lo svolgimento di una perizia psichiatrica finalizzata ad evidenziare l’incapacità del suo assistito ad affrontare il dibattimento. E invece il Gup Bortone ha disposto il processo per l’uomo che inizierà il 13 gennaio 2023 davanti la Corte d’Assise del Tribunale di Latina. Le due figlie di Nadia Bergamini, assistite dagli avvocati Antonio Orlacchio, Marta Censi e Leonardo Palombi, si sono costituite parte civile.
Una di loro, rientrando in casa, trovò la madre agonizzante e con chiari segni di lesioni da trauma: nell’abitazione c’era soltanto Zappalà che non seppe fornire una versione credibile su quanto precedentemente accaduto. La signora Bergamini venne trasportata in ospedale dove era stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico per rimuovere un vasto ematoma cerebrale. a fu tutto inutile: l’anziana dopo qualche ora morì . E non finì qui. Il genero venne portato in Questura ed in quella circostanza emersero gravi indizi sul suo conto. L’arresto fu inevitabile quando fu stabilita la dinamica dell’aggressione alla suocera sino a provocarne l’arresto.