GAETA – Sarà la Procura regionale presso la Corte dei Conti ad occuparsi di un maxi debito fuori bilancio che il consiglio comunale di Gaeta sarà chiamato ad approvare nella seduta di oggi, martedì 27 dicembre, l’ultima del 2022. A preannunciarlo è la stessa segretaria comunale Patrizia Cinquanta in ordine ad un contenzioso che, promosso da una legale chiamata il 7 novembre 2007 a difendere il comune davanti il Tar contro due privati cittadini ai quali il comune aveva chiesto un risarcimento danni per presunti abusi edilizi e la trasformazione urbanistica di un’area in località Le Scissurre. L’avvocato Anna Rita Di Giacomo è arrivata a chiedere al comune di Gaeta 94.409,26 euro ma il consiglio ha deciso di riconoscere alla professionista poco più della metà: 58.285mila euro all’avvocato Di Giacomo, 2710,14 euro alla sua legale (che peraltro è una familiare) Lucilla De Paola per liquidarle il legittimo compenso professionale e 303 euro per sostenere le spese affrontare per registrazione del decreto ingiuntivo davanti il Tribunale di Cassino.
Peccato che proposta di deliberazione approntata dalla segretaria generale Cinquanta contenga una serie di “vuoti” amministrativi (che non aiutano a fare chiarezza) circa la lievitazione delle spese affrontate dal comune di Gaeta nel corso di 15 anni per sostenere una lite giudiziaria promossa all’epoca per chiedere un risarcimento danni che aveva una finalità nobile: due privati risarciscano il comune per i danni provocati da alcune abusi edilizi in un cantiere in località Le Scissurre. La dottoressa Cinquanta nella premesse della proposta di deliberazione ha chiarito come la stessa, dopo il quasi certo voto favorevole della maggioranza Leccese, finirà volutamente sotto la lente d’ingrandimento della magistratura contabile. La bozza dell’atto deliberativo contiene alcuni vuoti dai quali emerge come l’avvocato nominato il 7 novembre dalla Giunta Raimondi sia stata legittimamente più volte liquidata con il beneplacito dei dirigenti di turno del settore urbanistica. La proposta di delibera non aiuta il consigliere comunale deputato ad approvarla e la stessa opinione pubblica a capire le ragioni delle pretese dell’avvocato Di Giacomo. Ecco i fatti.
Dopo i 4000 euro deliberati dall’amministrazione Raimondi c’è un vuoto di cinque anni… Era il 10 ottobre 2012 quando la neonata Giunta di Cosimino Mitrano impegnò la somma di 7887,69 euro “quale ulteriore compenso da riconoscere all’avvocato Di Giacomo”. Per fare cosa ? Non è specificato dalla proposta di determina della segreteria Cinquanta che effettua un altro salto nel tempo ma senza mai motivare l’argomento. All’avvocato Di Giacomo il 16 aprile 2008, il 22 giugno 2010 ed il 15 dicembre 2015 vennero liquidate altre somme “a saldo”. Per fare cosa a difesa del comune di Gaeta il consiglio comunale ufficialmente ancora non lo sa. Resta il fatto che, nonostante la generosità degli uffici urbanistica e ragioneria del Comune di Gaeta, l’avvocato Di Giacomo il 14 giugno 2018 protocollò all’ente che l’aveva nominata 11 anni prima un’altra parcella per un totale di 44.626 mila euro, sostituito questo importo attraverso un’altra parcella protocollata il 14 settembre 2018 per un totale di 94.409,26 euro.
A questo punto – a cominciare dal comune di Gaeta – le parti cominciarono a trattare ma la controversia si arenò tre anni più tardi: l’11 marzo 2021 venne tentata una mediazione che ebbe un esito negativo. Nel frattempo l’avvocato Di Giacomo aveva deciso di affidarsi ad una collega legale che il 14 agosto 2020 ottenne dal Tribunale di Cassino un decreto ingiuntivo “per il pagamento delle prestazioni professionali “ risalenti al giudizio promosso dalla Giunta Raimondi nell’autunno 2007. Naturalmente il comune di Gaeta di fronte a questa prova muscolare dell’avvocato Di Giacomo propose un’istanza di sospensione che non venne accolta.
Se l’udienza di merito è stata fissata per il 7 giugno 2023, lo stesso avvocato Di Giacomo si è rivolta al Tar per chiedere l’ottemperanza del suo decreto ingiuntivo ma il 22 luglio 2021 i giudici amministrativi hanno dichiarato inammissibile il suo ricorso. Intanto il 22 ottobre 2021 è stato acquisto al comune di Gaeta l’atto di precetto per il pagamento delle somme del decreto ingiuntivo ed un mese più tardi – il 11 novembre di un anno fa – l’avvocato De Paola ha prima notificato l’atto esecutivo presso terzi per l’importo di 58.285 euro (è la somma che, ironia della sorte, campeggia nella proposta di debito fuori bilancio in discussione nel consiglio comunale di martedì 27 dicembre) e ha proceduto a pignorare presso la tesoreria del comune di Gaeta (la filiale cittadina del Monte dei Paschi di Siena) il compenso che le spetta (2710,14 euro) e i 303 euro anticipati per le spese di registrazione del decreto ingiuntivo.
La controversia pone un quesito: di fronte alla pretesa iniziale di 94.409,26 avanzata dall’avvocato Di Giacomo perché la stessa professionista ha proposto 58.285,79 euro per chiudere la partita? Forse questa somma è sgravata dei diversi acconti che –come detto – le ha riconosciuto? E soprattutto perché il comune di Gaeta è costretto a deliberare un debito fuori bilancio che sfiora l’indennità annua di un funzionario quasi apicale? Il comune di Gaeta di fronte a questo tipo di controversie e ad un bilancio apparentemente tranquillo (ma tale non è) ha deciso di vendere qualche pezzo pregiato della sua argenteria di famiglia per fare cassa, per monetizzare.
Lo si evince dalle 152 pagine della proposta di Dup 2023-2025, il documento unico di programmazione che di solito anticipa l’approvazione in Parlamento della legge finanziaria dello Stato e nei consigli comunali e provinciali il bilancio di previsione dell’ente deliberante. Dal Dup del comune di Gaeta emergono un’infinita di griglie nelle quali il comune di Gaeta ha deciso di alienare, di vendere, particelle di terreno di proprietà in località Monte Moneta, all’ingresso della città, in località Conca, l’ex mattatoio, il centro di trasferenza dei rifiuti e finanche immobili di proprietà nel complesso denominato “Mazzamarieglio” e particelle di piazza Risorgimento, il cui cantiere (per la trasformazione della Cittadella del tennis in un parcheggio in una zona vincolata) è finito, dopo la presentazione di un esposto da parte del Movimento Cinque stelle, nel mirino dei Carabinieri della tenenza di Gaeta e della Procura della Repubblica di Cassino.
Si prevedono insediamenti ricettivi di natura privata e commerciale dopo la dovuta approvazione della variante generale al Prg del comune di Gaeta che nel 2023 festeggerà il primo mezzo secolo di vita? Le minoranze, ancora alle prese con gli effetti delle scorribande conviviali natalizie, non hanno pronunciato ancora verbo. Lo “Sherlock Holmes” della politica gaetana, l’ex consigliere comunale e dirigente di Demos Franco De Angelis (per il quale sarà in lizza alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio 2023), ha pubblicato sui social un post in cui ironicamente polemizza frontalmente con il sindaco Cristian Leccese: “Dobbiamo fare moneta? I saldi invernali nella Regione Lazio inizieranno il 5 Gennaio ma a Gaeta città amministrata dagli “Avanti Tutta” hanno deciso di anticipare tale data. Infatti i saldi inizieranno in Consiglio Comunale domani 27 Dicembre alle ore 15. E bravo il delfino complimenti”.