FROSINONE – Un altro capitolo nell’infinita e complicata querelle tecnico-giudiziaria per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte si è aperto in questi giorni. La Procura di Velletri, dopo aver chiesto ed ottenuto il processo con l’accusa di omicidio volontario nei confronti dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, ha concluso le indagini preliminari con un altro capo d’imputazione per i giovani di Artena che furono condannati il 4 luglio scorso dalla Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone al termine del processo di primo grado. La Procura di Velletri ha aperto, dopo due anni esatti, un altro fascicolo con l’ipotesi di lesioni gravi per l’aggressione subita dall’amico del cuore di Willy, Samuele Cenciarelli.
Fu lo stesso giovane 22enne di Paliano a rivolgersi ai Carabinieri nel novembre 2020 per denunciare l’aggressione di cui fu vittima prima della pioggia di calci e pugni che ammazzarono nella notte tra il 5 ed il 6 settembre 2020 l’aspirante cuoco di nazionalità capoverdiana. Cenciarelli riportò una prognosi di 15 giorni per alcune ferite e soprattutto per un calcio alla gola nel disperato tentativo di salvare a terra l’amico Willy Monteiro. Fu un gesto disperatamente nobile ma inutile perché Willy, fisicamente gracile come Samuele, morì subito dopo. I legali della famiglia Cenciarelli, gli avvocato Tommaso Cenciarelli e Paolo Pulciani, hanno preannunciato che si costituiranno parte civile qualora dovesse esserci una probabile richiesta di rinvio a giudizio davanti il Gup del Tribunale di Velletri nei confronti dei fratelli Bianchi – condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy – e di Belleggia e Pincarelli, ai quali sono stati infitti rispettivamente 23 e 21 anni di carcere.
Il contenuto della querela di Cenciarelli è stato sempre contestato dalla difesa dei quattro giovani di Artena che promettono battaglia – con la richiesta di nuove perizie e dichiarazioni testimoniali – in occasione del processo di secondo grado che scatterà il 28 marzo prossimo davanti la Corte d’Assise d’appello di Roma.