FROSINONE – Per Zi Peppuccio venga dichiarata la morte presunta. Dopo un’attesa di quasi 12 anni la famiglia di Giuseppe Ruggiero ha deciso di avviarsi in questa procedura civile senza che ciò determini la rinuncia a cercare la verità. Sapere cosa gli sia accaduto resta una volontà indiscussa che seguirà il suo corso, ma intanto il figlio dell’anziano scomparso sulle montagne di Coreno il 15 maggio 2011, Antonio, ha chiesto, attraverso l’avvocato Emanuela Di Marco, che il Tribunale di Cassino formalizzi una dichiarazione di morte presunta proprio di Zio Peppuccio.
Il Tribunale di piazza Labriola dell’anziano che lo scorso 2 dicembre avrebbe compiuto 95 anni aveva dichiarato la sua assenza con una sentenza emessa il 13 luglio 2016. La famiglia dell’anziano scomparso per chiedere la dichiarazione di morte presunta di Ruggiero ha dovuto prendere atto come siano nel frattempo caduti nel vuoto due provvedimenti emessi il 21 luglio ed il 7 luglio scorso del giudice civile dello stesso Tribunale di Cassino Michela Grillo.
In sostanza lanciava un altro invito a fornire notizie di Zio Peppuccio che aveva 84 anni quando domenica 15 maggio 2011, verso le 13, era andato con la sua motocicletta da Coreno Ausonio a Vallauria per recarsi, come aveva detto ai familiari e ai suoi compaesani incontrati lungo il tragitto, in località “Tre Pozzi” nel comune di Castelforte. Giuseppe Ruggieri era stato visto salire con la sua motocicletta lungo la strada che porta al monumento per la pace sito a Marinaranne e aveva assistito alla commemorazione per i caduti nell’ultima guerra mondiale. La vecchia moto fu ritrovata la sera stessa della scomparsa dell’anziano. Di Zi Peppuccio purtroppo nessuna traccia.