FORMIA – La dea bendata ha un nuovo luogo in cui, a cadenza sempre frequente, ha il piacere di fermarsi: la tabaccheria Santa Croce, all’altezza dell’omonima rotonda nei pressi dello svincolo tra la strada statale Appia e l’inizio della superstrada Formia-Cassino. Basta chiederlo ad un autotrasportatore di Scauri che, tempi tecnici permettendo del suo istituto di credito, avrà accreditato un gruzzoletto che in questi tempi di nuova austherity farebbe la gioia di chiunque: 26mila euro tondi tondi. E’ la vincita che il cliente, di poco più di 60 anni, della struttura commerciale di proprietà di Antonio e Sara Bartolomeo ha ottenuto grazie ad una scommessa relativa all’estrazione di giovedì sera del Lotto.
L’uomo inseguiva un terzo secco – grazie ai numeri 1, 12 e 23- su tutte le ruote. La fortuna gli ha detto bene su quella di Milano ma è andata oltre. Lo scommettitore scaurese ha centrato anche una vincita minore, un ambo – con i numeri 23 e 23 – estratti sulla ruota di Bari. Per portare a casa i 26mila euro il sessantenne di Scauri aveva “investito” però una somma per certi versi impegnativa, 80 euro che aveva diviso in questi termini: 60 euro per il terno e 20 per l’ambo. La dea bendata gli ha portato bene alla stessa stregua di quanto avvenne il 26 settembre scorso e sempre presso l’iper fortunata tabaccheria di Antonio e Sara. Il solito autotraspotatore di Scauri aveva scommesso 80 euro per un solo ambo. E puntualmente i numeri 17 e 71 – che invertiti sono la stessa cosa – furono estratti in occasione di quella estrazione sulla ruota di Venezia del Lotto. Lo scommettitore portò a casa “soltanto” 18.400 euro.
L’autotrasportatore non fece grandi salti di gioia ma andò via fedele ad una massima di un grande filosofo spagnolo del primo secolo avanti Secolo, Lucio Anneo Seneca: “L’uomo più felice del mondo è quella che si accontenta”. Di questi tempi, poi…
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