FORMIA – “Parlate di mafia” è il titolo della campagna di sensibilizzazione lanciata da Wikimafia a livello nazionale e rivolta ai candidati alla carica di Presidente e di Consigliere regionale nel Lazio e in Lombardia. “Io ho aderito come candidata consigliera, perché vivo nel Lazio dove la mafia, la mafiosità, il metodo mafioso e la mentalità mafiose sono molto presenti. Io ho aderito perché vivo nel Sud Pontino dove i clan si spartiscono il territorio, aprono e chiudono centinaia di negozi, usati come mega lavatrici per ripulire milioni e milioni di euro della droga, delle estorsioni, dei guadagni del gioco di azzardo. Dove il lavoro illegale uccide l’economia, inquina l’ambiente, toglie posti di lavoro, distrugge il futuro” – ha annunciato la candidata alla carica di consigliera regionale per il Movimento cinque stelle, Paola Villa.
L’adesione implica la sottoscrizione di sette punti previsti: 1) affrontare la questione morale con liste pulite e senza conflitti d’interesse; 2)rendere pubblici i propri finanziatori già in campagna elettorale; 3) obbligo dichiarazione titolare effettivo per imprese in appalti etc. regionali; 4) niente più rapporti con società off-shore per la regione e le sue partecipate; 5) costituire la regione parte civile nei processi di mafia; 6) valorizzare i beni confiscati e il loro riusco sociale; ed infine il punto numero 7) insegnare la storia delle mafie della regione nei percorsi di educazione alla legalità.
“La ragione di questa campagna di sensibilizzazione – spiega ancora la candidata Villa, già sindaco di Formia ed ora consigliera comunale per il gruppo Un’altra città – Movimento cinque stelle – risiede nel fatto che il tema tiene raramente banco nel dibattito politico e sui media tradizionali, se non agli anniversari delle Stragi. Ed oggi con i tantissimi milioni di euro legati al PNRR l’appetito della criminalità é altissimo!”.