CASSINO – Il quadro probatorio maturato è talmente schiacciante ed evidente che l’indagato deve affrontare subito il processo con il giudizio immediato. A richiederlo è stato il sostituto procuratore Alfredo Mattei che con le gravi accuse di stalking, minacce, danneggiamento aggravato, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusivo di arma pericolosa ha sollecitato il processo Rocco P. , un operaio 54enne di Cassino dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano.
L’uomo, difeso dall’avvocato Sandro Salera, era stato arrestato soltanto il 16 dicembre quando, al termine di mesi di minacce, aveva aggredito la figlia 39enne al quarto mese di gravidanza ed un’altra di 28 addossandole ingiustamente la responsabilità della separazione dalla moglie di 49 anni. Fu proprio quest’ultima donna il vero bersaglio dell’operaio Stellantis che, dopo una ricerca, la individuò presso l’abitazione della suocera in località Folcara, dove gestiva un avviato agriturismo.
L’uomo, accecato dall’ira, consumò, dopo alcuni tentativi andati a vuoto – era arrivato a rimuovere il sistema di videosorveglianza per evitare di essere visto – la sua vendetta: distrusse il magazzino in cui erano custoditi piatti e derrate alimentari, gettò a terra mobili e frigoriferi, con della benzina appiccò un incendio fortunatamente subito domato e, non pago, sferrò uno schiaffo alla testa alla figlia in dolce attesa. Il tempestivo intervento dei Carabinieri della Compagnia di Cassino evitò il peggio – il 54enne era armato di due coltelli lunghi rispettivamente 17 e 7 centimetri oltre che di un tubo di ferro di un metro – e due di loro dovettero fare ricorso alle cure dei medici del Pronto Soccorso del Santa Scolastica.
La richiesta di svolgere il giudizio immediato è stata formalizzata dopo che il Riesame ha respinto il ricorso della difesa del 54enne che chiedeva l’attenuazione della misura cautelare nel carcere di Cassino. Di conseguenza a disporre il processo, by-passando l’udienza preliminare , che inizierà il 22 marzo prossimo è stato il Gip del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli. La moglie e le due figlie dell’imputato hanno annunciato la costituzione di parte civile attraverso l’avvocato Luca Cupolino.