ELEZIONI LAZIO 2023 – Il candidato al consiglio regionale del Lazio Osvaldo Agresti spiega in dettaglio la proposta di introduzione del Reddito di cittadinanza regionale. La proposta programmatica arriva dopo la decisione del governo di abolire la misura nazionale a partire da luglio e si prefigge di ridare “speranza a 70.000 residenti nel Lazio che rischiano di tornare in povertà”. Agresti, già portavoce del M5s come consigliere comunale di Itri, spiega così e ragioni del provvedimento diretto a migliorare la posizione economica sia degli inoccupati che delle imprese che li assumeranno, godendo così di sgravi fiscali.
“Si tratta di una misura importantissima, considerando che il Lazio è la terza regione in Italia per numero di percettori del reddito di cittadinanza. L’Italia è l’unico paese d’Europa in cui i poveri, grazie al Governo Meloni, rischiano di rimanere senza sussidio. E, purtroppo, è anche l’unico paese europeo dove, se il mercato del lavoro non funziona, la colpa viene scaricata sui poveri! Infatti uno studio dello SVIMEZ mostra che nel Lazio 48.249 percettori, cioè il 67,1% degli abili da arruolare nel mercato del lavoro, si sono recati regolarmente presso i centri per l’impiego per le firme dei patti di lavoro! Quindi se l’offerta di lavoro da parte dei lavoratori c’è stata, occorre ora migliorare la sinergia tra centri dell’impiego e datori di lavoro per dare una risposta concreta che non può essere certo la colpevolizzazione di chi ha fatto il proprio dovere! L’importanza di questo strumento di politica sociale, sottovalutato e snobbato da gran parte dei politici locali, leggendo i dati della provincia di Latina dove il reddito di cittadinanza (marzo 2022) era percepito da 10.877 nuclei familiari, la pensione di cittadinanza (reddito sopra i 67 anni) da 1.131. Il reddito di cittadinanza coinvolge complessivamente 23.631 persone, la pensione di cittadinanza 1324. (Elaborazioni: Youtrend su dati Inps Mar 2022)
Leggendo poi le satistiche INPS (gen 2022 – nov 2022, provincia di Latina) scopriamo che c’è stata una leggera flessione: 11.069 nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza, 23.179 persone coinvolte. Si può comprendere meglio quanto sia diffuso il ricorso al reddito di cittadinanza dai dati riferiti ai comuni della provincia di Latina. Le domande accolte/presentate sono 589/876 a Formia (67%), 336/505 a Gaeta (66%), 563/815 a Minturno (69%), 784/1147 a Fondi (68%), 727/1156 a Terracina (63%), 2462/3656 (67%) a Latina, 1603/2547 ad Aprilia, 573/868 (66%) a Cisterna, 568/877 a Sezze (65%) (Elaborazioni: Youtrend su dati Inps). Il dato che emerge in modo netto è il numero elevato di domande a Fondi e Minturno, comuni governati da forze politiche quali Azione/Iv e Forza Italia, tradizionalmente contrarie allo strumento del Reddito e quindi, a ben vedere, alle necessità dei propri concittadini!
Complessivamente i percettori di reddito di cittadinanza nel Lazio (statistiche Inps al dicembre 2022) sono 142.772 (99.820 nuclei, 202.794 persone coinvolte), tra cui 71.881 potenzialmente occupabili. Con la cessazione del diritto al reddito (in parte a fine luglio, in parte a dicembre) il governo di Destra ha deciso che cesserà anche il diritto dell’imprenditore di usufruire, in caso di assunzione di un lavoratore occupabile, del contributo statale. A dicembre il deputato di FdI Fabio Rampelli ha dimostrato in un’intervista a LA 7 quanto la vecchia politica abbia a cuore solo gli interessi delle lobby. Poco gli interessa che migliaia di persone si troveranno da agosto 2023 in seria difficoltà. Secondo lui serve un piccolo “trauma”, un “esperimento”.
Anche su questo la nostra candidata @DonatellaBianchipresidente ed il #M5s hanno una proposta chiara e concreta: cancellazione dell’IRAP per gli imprenditori che assumono percettori del reddito di cittadinanza! La crisi economica sta divorando intere famiglie. Non voltiamo la faccia dall’altra parte”.