FORMIA – Per gli elettori del Golfo di Gaeta è un ormai un affezzionatissimo ritornello: la Pedemontana. L’attraversamento della città di Formia rappresenta l’unica arteria viaria di collegamento tra la fascia costiera del Lazio meridionale con la Campania e la dorsale adriatica verso la Ciociaria e, dunque, sono anni che si parla della “Pedemontana” – ovvero l’attraversamento viario a monte – come soluzione alternativa.
Così parlando di infrastrutture e progettualità della compagine si torna facilmente sull’argomento, tanto che la questione ormai suscita un sorriso dal duplice carattere: è indulgente per chi concepisce i tempi lunghi di un progetto alquanto faraoinico destinato, eventualmente, a cambiare la viabilità della zona, in particolare di Formia, consentendone un passaggio a monte e “liberando” , in parte, il water-front; è ironico per chi – in cuor suo – pensa che si tratti solo dell’ennesimo illusorio riferimento.
Com’è o come non è, sta di fatto che in vista della tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale del Lazio e il suo Presidente, il prossimo 12 e 13 febbraio, l’argomento è giustamente tornato in auge ed anche il “Comitato permanente per l’Incolumità Stradale degli Abitanti di Formia” (Cisaf) – nelle persone dei suoi due referenti: Gaetano Quercia già Assessore alla viabilità del Comune di Formia e Gaetano Merenna già Consigliere del Comune di Formia – è tornato sulla questione per avanzare, innanzitutto, una proposta.
“A sommesso avviso di questo Comitato il primo passo da compiere sarebbe quello di inserire quest’opera nel novero delle prossime opere da commissariare, come già felicemente avvenuto per altre importanti opere nazionali già commissariate e attualmente in itinere per la Roma-Latina. Il commissariamento dell’opera potrebbe risultare, infatti, il passo dirimente per dare una finale accelerazione al PFTE, onde portarlo in fasi di avanzamento mai viste prima. ” – dicono Querica e Merenna.
In effetti è quello che è successo nei giorni scorsi per l’opera infrastrutturale della cosiddetta “Roma-Latina” o, meglio, per il raddoppio della strada “148” nel tratto Castel Romano-Borgo Piave quando è stato nominato l’ingegnere Antonio Mallamo, quale commissario straordinario di governo per la realizzazione dell’opera.
Per quanto concerne la Pedemontana, il Comitato spiega come “il progetto preliminare completo, redatto con tutti gli allegati di rito è già stato trasmesso agli Enti di competenza per le rispettive valutazioni di merito. Inoltre, considerato che ad oggi risulterebbero disponibili fondi per ca.75 milioni a fronte dell’ultimo progetto in itinere che ha una previsione di spesa di 335 milioni di euro, necessita dall’Anas la puntuale conferma contabile delle ulteriori esigenze per circa 270 milioni di euro e una relazione aggiornata sullo stato di fattibilità tecnico-economica”.
Esortando la nomina di un commissario di governo anche per la Pedemontana, il “Comitato permanente per l’Incolumità Stradale degli Abitanti di Formia” (Cisaf) conclude lanciando una sorta di ultimatum: “Dopo quasi un secolo di legittime, ma fugate aspettative, si è ormai all’ultima spiaggia, considerato soprattutto l’ultima possibilità di accesso ai finanziamenti del PNRR e allora: Pedemontana, ora o mai più!”.