LATINA – “In nove anni abbiamo investito 1 miliardo e 105 milioni di euro per l’agricoltura regionale, per tutelare le produzioni e gli operatori del settore agricolo, per promuovere e valorizzare il made in Lazio e le tipicità. Il mio impegno, e quello della coalizione che sostiene il candidato presidente Alessio D’Amato, proseguirà senza sosta in questa direzione. Per i prossimi cinque anni la Regione Lazio ha già ottenuto 602 milioni di fondi europei: sfrutteremo queste risorse e la grande occasione rappresentata dal Pnrr per continuare a cambiare l’agricoltura della nostra regione”. Così Enrica Onorati, candidata al Consiglio regionale del Lazio nella lista del Partito democratico, su un tema a lei molto caro e che l’ha vista impegnata nel ruolo di assessore regionale nell’ultimo mandato di Zingaretti.
Un tema cui dà ampio spazio anche il programma elettorale della coalizione che sostiene la candidatura di D’Amato. “Sviluppo produttivo, transizione ambientale e salvaguardia del territorio sono le nuove sfide per un’agricoltura competitiva”, afferma Onorati. “Siamo pronti a raccoglierle, forti dei record e risultati raggiunti in questi anni. Ad oggi il Lazio è la terza regione biologica in Italia (più di 6700 aziende finanziate con 206 milioni di euro) e la prima per giovani agricoltori insediati, con ben 2080 imprese avviate con un impegno di spesa di oltre 130 milioni di euro”.
Solo nella provincia di Latina, attraverso il Programma di Sviluppo Rurale, sono stati investiti più di 160 milioni di euro: con queste risorse sono nate 406 start up condotte da giovani agricoltori (30 milioni di euro) e abbiamo sostenuto investimenti produttivi in 210 aziende agricole (59,2 milioni di euro) e 54 imprese agroalimentari (32,4 milioni di euro), 418 imprese zootecniche (28,6 milioni di euro) e 434 aziende specializzate in agricoltura biologica (11,6 milioni di euro). “Al netto dei problemi che restano da risolvere in un settore per sua natura fragile perché esposto a fenomeni metereologici avversi, fitopatie e speculazioni del mercato – sottolinea la candidata del Pd – siamo orgogliosi di questi risultati che confermano un lavoro di squadra intenso e smentiscono attacchi strumentali davvero poco credibili”.
Non verrà meno l’attenzione alle produzioni agroalimentari di qualità made in Lazio: “Da assessora regionale ho molto insistito e investito per sostenere economicamente la partecipazione delle nostre imprese alle più prestigiose fiere internazionali di settore. Abbiamo accompagnato ben 572 espositori, con un impegno pari a 6,2 milioni di euro. Ora la nostra provincia può e deve divenire un polo espositivo attrattivo nell’agroalimentare, è la nostra vocazione e dobbiamo inseguirla. Abbiamo lo spazio giusto per trasformare questo auspicio in realtà: è l’Ex Rossi Sud, a Latina, e mi impegnerò in prima persona per un suo rilancio come polo fieristico”.
E poi ci sono le eccellenze enogastronomiche, un’offerta ampia di qualità che è doveroso promuovere quale leva di sviluppo territoriale: “Ad oggi abbiamo 3 DOCG, 27 DOC e 6 IGT nel settore wine e 16 DOP, 13 IGP, 3 STG nel settore food, per un totale di 456 prodotti agricoli tradizionali. Sono le nostre denominazioni agroalimentari di qualità, uno dei tesori più preziosi del Lazio. In questi anni abbiamo investito molto nella promozione e nel riconoscimento del made in Lazio e intendiamo continuare a valorizzare questo patrimonio sostenendo la presenza delle nostre imprese nelle più importanti fiere nazionali e internazionali di settore. Lo faremo anche con misure dedicate: penso al bando “Bonus Lazio km0”, a sostegno delle attività di ristorazione, dell’industria e del commercio alimentare che utilizzano o somministrano prodotti del Lazio. Un’iniziativa che ha avuto una risposta importante sul territorio e che confermeremo nella nuova stagione di governo”.
Lo scorso dicembre, a seguito dell’ultima convocazione del Comitato di Sorveglianza, con una delibera approvata dalla giunta regionale, sono stati destinati ulteriori fondi per lo scorrimento della graduatoria dei “giovani agricoltori”: “Un risultato importante anche questo, – afferma Onorati – che ha consentito di sostenere l’avvio di altre 140 start up, in aggiunta alle quasi duemila realizzate con i fondi del PSR Lazio. Nelle prossime settimane le graduatorie scorreranno ancora, al fine di mettere in campo ulteriori risorse oltre a quelle programmate nel Piano strategico 2023-2027”.
Inoltre, circa dieci milioni di euro sono stati destinati allo scorrimento delle graduatorie per ulteriori investimenti a favore di aziende agricole. Non ultimo fondi impiegati per il sostegno delle aziende zootecniche che hanno fatto richiesta e sono state ammesse a programmi per il benessere animale.