MINTURNO – “Bisogna gestire con intelligenza la difficile partita della riforma delle concessioni demaniali marittime”. A dichiararlo è il candidato al consiglio regionale del Lazio per Fratelli d’Italia Vincenzo Fedele. “La questione è complessa – continua – ma le intenzioni di Fratelli d’Italia sono chiare. Infatti, nei giorni scorsi il Presidente Giorgia Meloni, in un’intervista al Sole 24 Ore, ha assicurato che «la norma sulle concessioni balneari può essere modificata senza venir meno agli impegni assunti con l’Europa, perché la direttiva Bolkestein prevede che le concessioni debbano essere messe all’asta solo se c’è “scarsità del bene”». Al momento, c’è l’emendamento a firma di Fratelli d’Italia che prevede che le concessioni «continuano ad avere efficacia fino all’approvazione della legge di riforma della relativa disciplina». Ma, il Presidente Giorgia Meloni vuole andare oltre e immagina «una soluzione non temporanea». Tanto è vero che, il governo ha assunto l’impegno di «convocare le associazioni dei balneari prima del voto degli emendamenti per capire se è più efficace la proroga o altre soluzioni»”.
“Risolvere questo problema – continua Fedele – deve essere una delle priorità, poiché migliaia di imprese balneari, su cui si regge un importante parte del sistema turistico, sono attualmente prive di prospettive sul proprio futuro, bloccando assunzioni ed investimenti.
Non possiamo dimenticare che confidando nella proroga stabilita fino al 2033 da una legge dello Stato – poi annullata da una sentenza della Corte Costituzionale – le imprese balneari hanno fatto progetti di crescita e sviluppo mentre ora, dall’oggi al domani, affrontano il rischio di essere private di tutto. Mandare a gara adesso le concessioni balneari significherebbe aprire le porte sicuramente alle grandi multinazionali, anche con il rischio anche di infiltrazioni criminali, mettendo allo stesso tempo in ginocchio migliaia di famiglie italiane che al momento stanno vivendo una drammatica situazione di incertezza sul proprio futuro.
Da questo bisogna partire consapevoli che si tratta di una realtà strategica da difendere, che fa sacrifici, e non di un settore da vessare.
Bisogna dare norme chiare e certezza a tutti gli operatori del settore: stabilimenti balneari, spiagge libere con servizi, punti d’ormeggio, esercizi di ristorazione e commerciali che insistono su aree demaniali, noleggi di imbarcazioni e natanti da diporto, strutture ricettive, attività ricreative e sportive. Ma, le affermazioni del Presidente Giorgia Meloni e quelle del candidato presidente della regione Lazio Francesco Rocca mi lasciano ben sperare. Sono sicuro che tutto il necessario sarà fatto e l’impego sarà mantenuto.
Da parte mia voglio dare il mio contributo e per questo ho deciso di mettere a completa disposizione le mie competenze sul tema, affinché questo scenario possa essere scongiurato, lavorando anche alla modifica della legge regionale che disciplina le diverse tipologie di utilizzazione delle aree demaniali marittime per finalità turistico-ricreative, per dare certezze definitive sulla questione. È tempo di impegnarci e mettere in campo tutte azioni necessarie per garantire la valorizzazione, la promozione e sviluppo turistico-economico di tutto il litorale laziale, anche attraverso la fruibilità in sicurezza delle spiagge libere prevedendo, qualora le amministrazioni comunali decidano di affidarle in gestione, garantire la presenza di servizi che, sono sicuro, gli eventuali gestori saranno ben felici di offrire.
Il settore balneare vanta una fortissima valenza strategica per il turismo e l’economia e, quindi, non bisogna tormentare ed opprimere un comparto così importante, il quale genera occupazione ed indotto di considerevole portata. Costruire un nuovo futuro è un impegno che dobbiamo prendere oggi, con coraggio e determinazione. Sento una grande voglia di cambiamento e spero dopo il voto del 12 e 13 febbraio sarà possibile festeggiare l’inizio di un nuovo tempo, l’inizio di una nuova Regione Lazio”.