FORMIA – “Io con gli elettori del Lazio sono stato il più corretto com’è giusto che sia. Ho presentato un programma per garantire una continuità all’ottima azione di governo effettuato negli ultimi dieci anni da Nicola Zingaretti. Francesco Rocca un programma non ce l’ha e se qualcuno l’ha visto almeno scritto da qualche parte mi faccia la cortesia di avvisarmi. Un voto a Donatella Bianchi, che è stata una brava giornalista, sarebbe solo un aiuto alla destra”.
E’ sintetizzabile in questi tre punti l’attesa conferenza stampa con cui il candidato presidente del centro sinistra alle regionali del 12 e 13 febbraio, l’assessore regionale uscente alla sanità Alessio D’Amato, ha voluto inaugurare a Formia, presso il rinnovato circolo del Partito Democratico, la sua intensa giornata trascorsa nel sud pontino, proseguita sul lungomare di Santo Janni per un happening elettorale organizzata da due dei sei candidati Dem della Provincia di Latina (Carmela Cassetta ed Alessandro Zori) e conclusa a Fondi ospite del locale circolo del Pd.
D’Amato ha cercato di indossare con succcesso i panni di mental coach quando ha definito “unito e ringiovanito” il suo partito. Unito perché quattro dei sei candidati Dem (da Salvatore La Penna a Carmela Cassetta passando per la privernate Enrica Privernate e lo sperlongano di nascita ma formiano per amore Alessandro Zori) in lizza al consiglio regionale erano seduti in fila indiana lungo il lato sinistro della sezione del Pd ereditata da quella del Pci e successivamente dal Pds e dai Ds. Ringiovanito perché l’aspirante governatore del fronte progressista è stato accolto dai segretari Dem di Formia, Gaeta, Minturno, Itri e Castelforte, “la cui età media è di 30 anni”. La conferenza stampa, almeno nella sua fase iniziale, si è rivelata una sorta di question time nel corso della quale i segretari territoriali del Pd, dall’itrana Paola Ruggieri alla formiana (e riccioluta) Ottavia Raduazzo hanno evidenziato le emergenze più spinose del territorio “per la cui risoluzione richiedono una continuità del governo di centro sinistra alla Regione Lazio”.
“Il nostro primo approccio è la serietà che stiamo profondendo nel comunicare le cose fatte e quelle che intendiamo portare a termine – ha detto a più riprese Alessio D’Amato e poi confermato nell’intervista video allegata. Naturalmente la sanità è stato l’argomento maggiormente trattato e non poteva essere diversamente. D’Amato ha definito una “grandissimo risultato il Lazio la fuoriuscita dal commissariamento provocato dai governi di centro destra a guida Francesco Storace e Renata Polverini” ed una conquista del territorio del sud pontino il finanziamento del Policlinico del Golfo. “E’ un ospedale che si farà e sarà realizzato con gli stessi tempi con cui – ha osservato l’assessore regionale alla sanità- quattro anni abbiamo inaugurato a Frascati l’ospedale dei Castelli. Impiegammo 1084 giorni, per quello di Formia contiamo di fare prima”. Ma , nelle more, c’è un esistente a cui provvedere e D’Amato, rilanciando la proposta di finanziare la sanità territoriale (“quella pubb lica, naturalmente”) , ha annunciato che nel corso della “prossima settimana inizieranno i lavori per il potenziamento e riqualificazione del pronto soccorso dell’ospedale Dono Svizzero. Purtroppo ci sono stati problemi tra la ditta vincitrice dell’appalto e l’Asl di Latina e se qualche intoppo c’è stato non è stato dipeso da noi. Non siamo stati noi la stazione appaltante”
Alessio D’Amato crede che il suo modello che ha primeggiato nella lotta al Covid ora può essere utilizzato per rilanciare l’economia e lo sviluppo occupazionale del sistema Lazio. Inevitabile il riferimento alla “fame” di infrastrutture rivendicata da tempo dalla provincia di Latina e inevitabilmente dal Pd. Il candidato presidente ha salutato con favore il commissariamento della Roma-Latina e , senza mai pronunciare la Pedemontana di Formia, ha sottolineato come sia necessario realizzare due arterie trasversali, di collegamento all’Autostrada del Sole: la variante Cisterna –Valmontone (“che è già finanziata) ed il raddoppio della superstrada Formia-Cassino.
Rispondendo ai quesiti dei segretari del Pd del Golfo, D’Amato ha considerato il “mare come una risorsa” e ha confermato che, se sarà eletto presidente, istituirà un assessorato all’economia del mare “che non risponderà ad una moda, ad una richiesta di facciata ma ad una necessità perché il mare è un’autostrada aperta verso nuovi orizzonti economici ed occupazionali che interessano non solo il turismo ma anche il rispetto dell’ambiente”. Da questo momento è un sciorinare di priorità programmatiche in cui spicca, quasi un guanto di sfida al Movimento Cinque stelle, il varo di un Reddito di Formazione: 800 euro al mese accompagnati ad un percorso formativo “rivolto ai giovani in cerca di prima occupazione, donne con figli a carico, lavoratrici e lavoratori in condizione di temporanea difficoltà per farli tornare competitivi sul mercato del lavoro”. E ancora: una “tariffa zero” per l’uso gratuito del trasporto pubblico locale per gli Under 25 e per gli anziani Over 70, un grande progetto di rilancio dell’economia basato sulle direttrici innovazione, ricerca e sviluppo” e, ancor di più “dopo l’immane tragedia dell’altra notte sulla Nomentana”, un piano quinquennale per la sicurezza stradale per ridurre, in collaborazione con i Comuni, le forze dei Polizia e le associazioni, il numero degli incidenti
Alessio D’Amato è giunto nel sud pontino per motivare il popolo Dem e l’ha fatto rispondendo ad una domanda circa un elemento scaturito da un ultimo sondaggio: a 15 giorni dal voto 40 cittadini laziali non sanno cosa succederà il 12 ed il 13 febbraio e, di conseguenza, non sanno chi votare. “Dobbiamo intercettare questo elettorato – ha concluso D’Amato – e spiegargli quanto di buono fatto in questi dieci. E non fidatevi quando vi raccontano che Rocca sarebbe in testa non so con quale aumento. I sondaggi a quel punto diventano forme di distrazione di masse”. Applausi.