GAETA – Evitare di fare arretrare di dieci anni le lancette della storia nella Regione Lazio. Se ciò accadesse, sarebbe una iattura sia per il centro sinistra e, soprattutto, per il futuro della provincia di Latina. E’ stata un’autentica e accorata chiamata alle armi quella rivolta al popolo del Partito Democratico di Gaeta da due dei sei candidati Dem per il rinnovo del consiglio regionale di Salvatore La Penna ed Enrica Onorati, rispettivamente consigliere uscente del e apprezzata assessore uscente alle Politiche agricole della Giunta Zingaretti. Hanno pensato loro a tentare di riscaldare gli infreddoliti simpatizzanti ed iscritti del Pd di Gaeta che hanno occupato il gazebo del Bar Triestina in cui a fare gli onori di casa è stato il capogruppo consiliare del Pd al comune Emiliano Scinicariello.
Al tavolo della presidenza non c’era il neo segretario del Pd di Gaeta Gianluca Conte, assente “giustificato” – ha fatto sapere l’interessato – perché “primancora che Salvatore ed Enrica ci dessero una data per un’iniziativa elettorale da organizzare a Gaeta avevo trovato un’occasione per trascorrere a Ginevra un week end con un gruppo di amici”. A sostituire il segretario Dem ci ha pensato Scinicariello che, prima del tardivo arrivo dell’ex candidato a sindaco alle elezioni amministrative del 12 giugno scorso Sabina Mitrano, ha spiegato le “tante ragioni” per sostenere elettoralmente Salvatore La Penne ed Enrica Onorati “per proseguire il lavoro fatto nel corso di questi anni alla guida della Regione Lazio, risanata dopo le gestioni disastrose e scandalose delle Giunte Storace e Polverini.
E nelle interviste video allegate sia La Penna che l’assessore Onorati hanno sottolineato quasi all’unisono come i “risultati colti nell’ultimo decennio durante il governo del presidente Nicola Zingaretti abbiano salvato il Lazio dal baratro. Ora i 16 miliardi in arrivo dal Pnrr possono contribuire a migliorare la vita dei cittadini di questa regione che abbiamo preso dall’abisso. C’è solo una candidatura che può fermare questa destra che vuole riconquistare il potere, è quella di Alessio D’Amato. Il suo operato alla guida dell’assessorato ha contribuito a porre fine al commissariamento della sanità, a revocare il blocco assunzioni e, peggio ancora, alla vendita ospedali pubblici.”
C’è necessità di una “doverosa continuità amministrativa per continuare a investire nella sanità, nel lavoro, nello sviluppo economico. Per l’ambiente, i diritti, la cultura, i giovani e per far sì che il Lazio – hanno detto La Penna ed Onorati – rimanga un esempio di buongoverno come è stato nella gestione dell’emergenza Covid e in quella dei fondi europei, motivo per cui la Regione è stato premiata con il riconoscimento di 16 miliardi di euro da investire nei prossimi anni tra PNRR e programmazione comunitaria con benefici per tutta la collettività.”
Il Pd, e più complessivamente il centro sinistra, è affetto da un palese divisionismo, la cui prova è stata certificata dall’happening del Pd di Gaeta dell’altra sera. Il partito continua ad essere frazionato in tre componenti: quella che ha permesso l’elezione alla segreteria dell’avvocato Conte e ha sostenuto la candidatura a sindaco della professoressa Mitrano era presente nel gazebo della Triestina. La seconda, vicina all’ex sindaco Silvio D’Amante, ha preferito stare lontano dal locale di piazza della Libertà e molto presumibilmente sosterrà la candidatura dell’ex consigliere comunale Franco De Angelis (terrà un incontro il 1 febbraio, alle ore 17.30, presso la sala multimediale della parrocchia di Santo Stefano Protomartire alla presenza del neo deputato Paolo Ciani), la terza, guidata dall’ex presidente moscardelliana del consiglio comunale Pina Rosato, appoggerà la sfida dell’ex sindaco Cosimino Mitrano, in lizza per Forza Italia per il nuovo consiglio regionale.
Quello gaetano è un Pd tripolare e l’assessore Onorati l’ha dovuto ammettere. L’imprenditrice privernate si augura che il dibattito congressuale avviato a livello nazionale, “che dovrà riguardare piramidalmente i territori, possa contribuire – ha detto testualmente – a fare archiviare questa stagione costellata da un Pd diviso in correnti, una situazione che non appartiene alla carta dei valori del Pd e al processo di riforma valoriale su cu tanto si sta investendo. Purtroppo i posizionamenti in corso non sono politici ed ideologici ma soltanto un carattere personale”.
Salvatore La Penna ha definito il “Pd quello che questa sera era qui, cioè di tanti amici e simpatizzanti che, a differenza di altri, hanno deciso regolarmente di iscriversi al Partito Democratico. Il partito di Gaeta ha eletto un bravo e giovane segretario come Gianluca Conte che sta lavorando, in stretta sinergia con quello provinciale Omar Sarubbo, per un Pd inclusivo e largo. Il tempo è sempre un giudice incontrovertibile partendo – ha puntualizzato La Penna – da dati certi (essere regolarmente iscritti) e dal rispetto delle norme di comportamento dentro lo stesso partito”.
INTERVISTE Video Enrica Onorati, assessorato politiche agricole Regione Lazio e Salvatore La Penna, consigliera regionale Partito Democratico.
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