“Le Istituzioni hanno un ruolo determinante nel supermaneto della complessità che il sistema economico sta affrontando. E’ indispensabile che la Regione sostenga l’adattamento ai cambiamenti, favorendo un confronto costante e un dialogo aperto col mondo imprenditoriale” – la candidata al Consiglio regionale del Lazio, Carmela Cassetta, apre così ad una riflessione concreta sul mondo dell’economia e dell’impresa, consapevole che il ruolo della Regione deve essere rafforzato e indirizzato ad un incremento dell’interlocuzione con enti, associazioni di categoria e imprenditori.
“Questo non solo alla luce del potenziale che il Lazio rappresenta nel settore – in particolare nella compagine del terziario su scala nazionale – ma anche ripartendo dalla competenza legislativa dell‘Amministrazione regionale sul comparto e dalle possibilità di intervento che ha in materia di lavoro, welfare e formazione, così come per la programmazione e, in molti casi, per la realizzazione di sistemi infrastrutturali e di logistica”- riflette la Cassetta.
“A tutto ciò – spiega ancora – si aggiunge la gestione dei fondi nazionali ed europei e il bisogno di dedicare al sistema della PMI, al commercio, al turismo, ai servizi e alle professioni, risorse adeguate per sostenere i processi di innovazione e riqualificazione, a tutela di un sistema imprenditoriale che assicura occupazione e qualità sociale. Per questo bisogna rilanciare gli esercizi di prossimità, tutelare i centri storici, sostenere lo sviluppo delle distrettualità commerciali e la rivisitazione dei progetti di rigenerazione urbana e territoriale con l’obiettivo di sostenere gli investimenti dell’imprenditoria locale e di salvaguardare il pluralismo della rete distributiva”.
A proposito dei centri storici e delle attività di prossimità, la Cassetta si sofferma anche sulla prospettiva di promuovere “accordi tra Regione, Comuni, titolari delle attività storiche e proprietari degli immobili per stabilire un giusto equilibrio dei canoni di locazione, al fine di garantire la massima trasparenza nelle trattative commerciali di acquisto/affitto dei locali commerciali ed evitare così le speculazioni o fenomeni di illegalità”.
Ovviamente non può essere trascurata la “cultura” come fattore fondamentale per la crescita economica e sociale del Lazio: “intendo sostenere, per questo, le eccellenze della Regione Lazio, in particolare le medie e piccole imprese della cultura, oggi maggiormente in sofferenza: dai cinema, ai teatri, dagli spettacoli dal vivo alle librerie indipendenti”.
E conclude con altre interessanti idee: “Desidero andare incontro alle nuove attività libero professionali, professioni non regolamentate da Albi/ Ordini, favorendone anche start up di impresa; prevedere voucher per l’aggiornamento professionale; attivare nuovi strumenti di tutela per i professionisti nell’ambito di appalti, bandi e incarichi e abbracciare l’idea della realizzazione di uno ‘Sportello del Lavoro Autonomo’ per favorire l’incontro tra domanda e offerta e la circolazione di informazion su bandi e opportunità”.