FROSINONE – Nominato nella tarda mattinata di sabato dal pm della Procura di Roma, il professor Giorgio Bolino, responsabile del dipartimento “Scienze anatomiche, istologiche, medico legali e dell’apparato locomotore dell’Università “La Sapienza” di Roma, effettuerà soltanto martedì mattina l’autopsia sul cadavere di Thomas Bricca, lo studente di 18 anni di Alatri ucciso con un colpo di pistola alla testa in Largo Paolo Cittadini al termine di un agguato che dai contorni misteriosi è al vaglio delle indagini della Procura di Frosinone avvolte da un severissimo riserbo. Inizialmente programmato per il pomeriggio di sabato, l’esame autoptico si svolgerà presso l’obitorio del cimitero romano del Verano e vi parteciperà anche il professor Antonio Grande che, indicato quale consulente di parte della famiglia di Thomas, è stato nominato formalmente dal legale di parte fiducia che dal pomeriggio di giovedì è l’avvocato Marilena Colagiacomo.
Messa in discussione dai sanitari dell’ospedale San Camillo che hanno tentato sino all’ultimo di strappare alla morte il povero Thomas, l’autopsia – nonostante sia ormai stata acclarata la causa clinica del decesso del giovane di Alatri – si svolgerà ugualmente. Potrebbe risultare determinante per definire la traiettoria da cui è partito l’unico colpo di pistola che ha ucciso Thomas Bricca. Ed il luogo di questo assurdo delitto continua ad essere meta di un mesto pellegrinaggio di cittadini comuni e, soprattutto, di tantissimi giovani, gli stessi che, in vista di una veglia di preghiera in programma lunedì sera, venerdì mattina si erano radunati in piazza Santa Maria Maggiore ad Alatri per ricordare semplicemente lo studente frequentante l’ultimo anno dell’istituto tecnico chimico farmaceutico “Sandro Pertini”.
Se l’avvocato Colagiacomo – in concomitanza del black out mediatico chiesto dalla Procura di Frosinone sull’evolversi delle indagini naturalmente in corso di svolgimento – ha ribadito come “Thomas non facesse parte di alcun gruppo criminale”, dai familiari e dagli amici della vittima il messaggio che continua ad arrivare è uno soltanto: nessuna vendetta, solo giustizia.
Sulla dinamica di questo omicidio è intervenuto il criminologo Carmelo Lavorino che, esprimendo solidarietà alla famiglia Bricca e convinto di un’immediata risoluzione da parte degli inquirenti, ha invitato tutte le persone “che sanno qualcosa a collaborare con l’autorità giudiziaria”. Lavorino spiega come il delitto di Thomas “per la sua tipologia specifica e intrinseca, per le modalità esecutive, per la logistica e per il contesto sia stato punitivo-dimostrativo. Ci sarà soluzione anche perché gli inquirenti sono profondi conoscitori del territorio e sono già in possesso di tutte le tracce e i reperti utili alla soluzione del caso, dalle balistiche alle telematiche, dalle comportamentali alle situazionali e mnestiche-testimoniali”.
Lavorino, inoltre, si augura “che nessuno degli sciacalli e degli avvoltoi delle visibilità mediatica e della criminologia-criminalistica di salotto e nessuno degli opinionisti con la palla di vetro trovino spazio in questo dramma e a livello investigativo non vengano commessi errori e che il circuito di controllo degli errori funzioni alla perfezione”.