Sud Pontino / Il ricordo di don Simone Di Vito in Africa con le parole di Vik Van Brantegem

Attualità Sud Pontino

Ha avuto un’eco anche in Africa, in occasione dell’appena concluso viaggio pastorale di papa Francesco nella Repubblica Democratica del Congo e nel Sud Sudan, la recente scomparsa a soli 74 anni di don Simone Di Vito, lo storico vicario della forania di Minturno, parroco della chiesa di Sant’Albina di Scauri, direttore dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, per la pastorale scolastica e l’insegnamento della religione cattolica per i problemi sociali e il lavoro e, a livello nazionale, membro della commissione presbiterale italiana e del consiglio di amministrazione dell’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero. Sabato mattina, mentre l’Arcivescovo di Gaeta Monsignor Luigi Vari officiava i funerali di don Simone nella chiesa di Santa Margherita della natia Coreno Ausonio, veniva officiata a Juba, capitale del Sudan del Sud, una messa di suffragio in memoria del sacerdote appena scomparso.

Lo ha rivelato Vik Van Brantegem, l’editore di www.korazym.org, l’iniziale blog che, nato nel 2003 come frutto delle Giornate Mondiali della Gioventù, si è trasformato in una vera e propria testa giornalistica “con l’obiettivo di offrire un’informazione puntuale e corretta, lontana da un approccio confessionale, ma al tempo stesso capace di esprimere una visione chiara”. Secondo quanto ha rivelato Vik Van Brantegem sabato mattina a celebrare la messa in suffragio per don Di Vito sono stati autorevoli rappresentanti del seguito papale in Africa. Tra questi il Cardinale Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, il segretario di Stato il Cardinale Pietro Parolin ed il Cardinale Luis Antonio Gokim Tagle, Pro-Prefetto della Sezione per la Prima Evangelizzazione e le Nuove Chiese Particolari del Dicastero per l’Evangelizzazione.

L’opera e la figura di Don Simone di Vito sono state ricordate, su richiesta di Van Brantegem, dai giornalisti accreditati in occasione dell’ultimo viaggio pastorale di papa Bergoglio. Semplicemente don Di Vito del “Vamp- Vatican Accredited Media Personnel (i giornalisti accreditati presso la Sala Stampa della Santa Sede ammessi al Volo Papale) era il cappello, il padre spirituale. “Don Simone Di Vito era un mio grandissimo amico – ha scritto Van Brantegem- L’ho conosciuto nel 1982 e nel corso di questi 40 anni è stato mio compagno in tantissimi Viaggi Apostolici con San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. Durante l’omelia della Santa Messa che celebrava durante i Viaggi Apostolici ogni giorno nell’Ufficio temporaneo della Sala Stampa della Santa Sede (molto mattutina, visto il programma quotidiana molto densa dei giornalisti, come regola verso le 5), Don Simone offriva ai vaticanisti le sue riflessioni da sacerdote e da giornalista, partendo dalle letture del giorno incentrate sui temi del Viaggio Apostolico di cui seguiva tutte le cerimonie nel corso della giornata. Continuiamo a portare Don Simone nel nostro cuore – ha concluso Vik Van Brantegem – come lui avrebbe voluto”.