Formia / Lavori pubblici: il Comune rimane di nuovo senza dirigente, se ne va Giuseppe Caramanica

FORMIA – La gestione del personale da parte dell‘amministrazione comunale di Centro destra al comune di Formia non è stata mai accompagnata da un sufficiente apporto della dea bendata. O meglio le scelte operate hanno peccato di una insufficiente lungimiranza gestionale. Bisogna soltanto ufficializzare la data – forse entro la fine del mese – ma la Giunta Taddeo è prossima a privarsi, suo malgrado, uno dei migliori dirigenti che aveva arruolato dalla vittoria alle amministrative dell’ottobre 2021. La conferma è stata duplice, del diretto interessato e del suo nuovo datore di lavoro, ma la ripartizione Lavori pubblici non sarà più guidata dall’architetto Giuseppe Caramanica.

La notizia era nell’aria, ora è stata pubblicata sull’albo pretorio on line dell’Ater di Latina. Il consiglio d’amministrazione – come ha confermato il presidente in uscita Marco Fioravanti – ha dato mandato al dirigente dell’ufficio personale di espletare il procedimento teso a scorrere la graduatoria del concorso per la guida dell’area tecnica dell’ex istituto autonomo a case popolare. Il settore è senza guida dallo scorso ottobre dopo che il vincitore, un professionista originario della provincia di Chieti, ha chiesto di utilizzare la mobilità per avvinarsi a casa. Il vincitore di quel concorso, espletato nell’autunno 2021, ha ottenuto quanto inseguiva ed il Cda dell’Ater di Latina si è imbattuto nel nome dell’architetto Giuseppe Caramanica che di quella prova concorsuale arrivò …secondo.

“L’architetto Caramanica è uno dei tecnici più disponili che abbia incontrato e conosciuto”. A dirlo è stato venerdì proprio il presidente Fioravante che ha avuto a che fare sette anni fa quando venne chiamato dall’allora sindaco di Formia Sandro Bartolomeo a guidare proprio l’assessorato ai Lavori Pubblici. L’architetto di Latina aveva quali fidati collaboratori l’allora dirigente Marilena Terreri ed il funzionario Caramanica. Da quel momento sono cominciate a crescere le azioni dell’architetto di Penitro, che si è distinto per impegno e per una capillare conoscenza del territorio da gestire. Non tardarono però ad affiorare alcuni problemi con il neo sindaco di Formia Paola Villa che, nominando l’architteto irpina Nunzia Lanzillotta, operò una delle scelte più infelici nel corso del suo breve mandato amministrativo.

All’architetto Caramanica non rimase altro che cambiare aria e, pur conservando il suo posto nell’organico della ripartizione tecnica del comune Formia, accettò le lusinghe del sindaco di Itri Antonio Fargiorgio che lo chiamò con un contratto fiduciario in base all’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000. Con la mancata rielezione, poi, del sindaco Fargiorgio Caramanica è tornato al comune di Formia l’anno scorso ma solo perché il vincitore di una prima selezione pubblica indetta dal sindaco Gianluca Taddeo rinunciò per legittimi motivi familiari all’incarico a pochi giorni dall’inizio del suo incarico triennale. Il comune fu costretto così a ripetere la selezione e – come da previsione – spuntò il nome di Caramanica che, vicino alle posizioni politiche di Forza Italia, sarebbe stato quasi costretto ad accettare l’incarico a guidare una ripartizione che è sempre stata il miglior termometro per la capacità di un’amministrazione di dare risposte alla propria comunità.

E quando nelle ultime settimane i primi risultati in termini di programmazione e di risultati stavano arrivando, la doccia gelata per l’assessore al ramo Eleonora Zangrillo: il dirigente Caramanica va via dal comune di Formia dimettendosi dall’incarico di dirigente pro tempore e da dipendente. Che Caramanica avesse pronta la valigia, un’avvisaglia, chiara ed incontrovertibile, era giunta agli inizi dello scorso dicembre. La Giunta aveva approvato l’elenco, chilometrico, dei candidati a partecipare al concorso pubblico indetto lo scorso 15 settembre per la “copertura di un posto a tempo indeterminato di dirigente tecnico”. I partecipanti furono inizialmente 84: non c’erano i nomi degli attuali dirigenti dei settori Lavori Pubblici ed urbanistica del comune di Formia, Giuseppe Caramanica e Bonaventura Pianese, ma se quest’ultimo è un dirigente di ruolo al comune di Fondi, la rinuncia di Caramanica destò sorpresa e qualche perplessità perché il suo incarico dirigenziale, conferitogli dal sindaco Taddeo, è sempre a tempo determinato e, per di più, revocabile.

E’ probabile che la decisione di Caramanica di guidare la più tranquilla e remunerata ripartizione tecnica dell’Ater di Latina consigli la Giunta formiana ad accelerare le procedure per lo svolgimento del concorso promosso lo scorso settembre. Dopo una verifica sulle candidature iniziali sono state operate alcune esclusioni. I candidati in lizza sono scesi a 71. Sono quelli che risultano in possesso di tutti i requisiti stabiliti dal bando e, dunque possono subito partecipare alla prova concorsuale.

Riportiamo i loro nominativi con lo stesso ordine alfabetico utilizzato dal comune di Formia: Aliperti Raffaele, Arcese Luisa, Ascione Daniela, Barilà Giuliana, Battaglino Antonio, Bernardini Daniela, Bigiotti Stefano, Campione Sabina, Candidi Paolo, Capodilupo Gerardo, Capogni Luigi, Cappiello Umberto, Caringi Benito, Chiota Marina, Cuccari Francesco, D’agostino Gaetano, D’alessio Giuseppe, D’angelo Luca, D’angelo Pietro, D’anna Angela, D’orazio Pietro, Daga Eleonora, De Angelis Isabella, Dell’anno Domenico, Di Biase Andrea, Di Lillo Stefano, Di Mella Vito, Di Nitto Benedetto, Esposito Valerio, Fabbietti Flavio, Falco Giovanni, Ferriero Fabio, Fiorillo Claudio, Fontana Simona, Franzò Fabio, Fratarcangeli Augusto, Gargano Stefano, Giaccio Francesco, Giovini Dario, Lala Annalisa, Lasio Manuela, Latini Annalisa, Leoni Ilenia, Madia Alessandra, Maggi Giorgio, Maiello Domenico, Massetani Stefano, Mastroianni Fernanda, Mattioli Luciano, Paccosi Marco, Palmese Antonio, Parisini Marcella, Pellegrino Vincenzo, Pelliccia Lilia Maria, Petrillo Ivano, Pisano Monica, Prandi Daniela, Romagna Claudia, Rossi Paolo, Saraceno Salvatore, Saulli Alvaro, Savarese Diego Salvatore Maria, Savarino Gabriella, Schirru Maria Rita, Scrima Maurizio, Serpico Raffaele, Spera Francesca, Tacconi Pio, Villano Raffaele, Violo Francesco, Zizzari Cristina.

Sono pochi i professionisti del territorio – e questo rappresenta l’ennesimo e preoccupante campanello d’allarme – che hanno formalizzato la loro richiesta di partecipazione per diventare dirigente tecnico dell’ente: spiccano i nomi della gaetana Eleonora Daga (che al collaborato di Formia ha lavorato durante i governi di centro sinistra ma a tempo determinato e fiduciario in base all’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000), gli itrani Andrea Di Biase (consilgliere comunale di Forza Italia e funzionario dell’ente Parco Riviera d’Ulisse) e Maria Lilia Pelliccia e la formiana e figlia d’arte (il nonno ed il padre Giuseppe hanno guidato nel dopo guerra con apprezzati risultati la ripartizione tecnica del comune di Formia) Marina Chiota. Il resto dei partecipanti è “forestiero”: si tratta di tantissimi professionisti ciociari, napoletani e dell’hinterland romano.

La commissione poi ha deciso di ammettere con riserva 8 candidati. Per Anna Rosa Apolito, Gaetano Auricchio, Tiziana Calcagni, Egidio Ciani, Simona Penza e Claudio Pierro andrà verificato l’effettivo possesso dei titoli di servizio richiesti nel bando mentre Pietro Menichelli e Pasquale Sarao (presta servizio nel comuni di Minturno) c’è bisogno di verificare “l’effettiva equipollenza del titolo di studio posseduto rispetto a quello previsto nel bando”. La commissione selezionatrice infine ha deciso di non ammettere al concorso i rimanenti cinque candidati: la posizione di Claudio Severino Filosa (giovane e attivo funzionario della ripartizione Lavori Pubblici del comune di Formia), Maria Maietta, Biagio e Fiorenzo Petruccelli è stata considerata “carente” per il titolo di studio richiesto mentre per Giovanni Russo la carenza lamentata ha riguardato il titolo del servizio richiesto.

Avrebbe voluto partecipare al concorso un altro professionista che, nonostante tutto, ha lasciato un ottimo ricordo sulla sua gestione alla guida del settore urbanistica del comune. E’ il gaetano Sisto Astarita che ha preferito affrontare “in serenità e senza ambiguità” il processo pendente davanti la Corte dei Conti per danno erariale. Astarita, insieme ad altri ex responsabili di settore come Stefania Della Notte e Roberto Guratti, è indagato per danno erariale con una richiesta di restituire al comune tre milioni e 700 mila euro per la mancata realizzazione del porto turistico “Marina di Cicerone”.

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