SUD PONTINO – Meno di veniquattro ore ed ecco manifestarsi pubblicamente anche l’esistenza di un gruppo a supporto di un’altra mozione all’interno delle primarie del Pd. Stiamo parlando del comitato cosiddetto “Sud Pontino per Bonaccini” che – alla stregua di quanto annunciato ieri dal comitato “Sud Pontino per Elly Schlein”, presentandosi come ufficialmente costituito – si sta preparando alla fase congressuale del Partito Democratico. Chiaramente il contesto sono le prossime elezioni primarie del Partito che si terranno dalle 8 alle 20 del 26 febbraio e che vedono in corsa – per sostituire Enrico Letta – quattro esponenti delle diverse anime democratiche: il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la deputata Elly Schlein, l’ex presidente di partito Gianni Cuperlo e l’ex ministra dei Trasporti Paola De Micheli.
A coordinarlo è il Dem formiano Erasmo Pimpinella che non manca di sottolineare come ad esso abbiamo aderito già amministratori comunali Dem di Fondi, Itri, Gaeta, Minturno e Castelforte, preparandosi così al meglio ad appuntamenti congressuali con i circoli sul territorio. “La candidatura a segretario di Stefano Bonaccini – spiega Pimpinella – vuole rappresentare, anche con lo slogan Energia Popolare al servizio di un progetto collettivo, un progetto di partito non populista ma popolare, in cui più che il singolo conti la comunità e la condivisione. Un Partito che sia davvero Democratico che sappia anteporre il Noi all’Io, un partito che faccia del lavoro e della parità non solo una bandiera ma vere e proprie priorità capaci di combattere la precarietà, la discriminazione e il sostegno ad aziende e lavoratori per creare occupazione buona e ben retribuita”.
“Un Partito Democratico che anche sul territorio si faccia carico di una visione comprensoriale di un vero sviluppo sostenibile attraverso l’utilizzo dei fondi europei e nazionali, che sia in grado di salvaguardare l’ambiente creando occasioni di sviluppo e ricchezza per il territorio ed il comparto industriale. Un Partito Democratico che sia in grado di sprigionare vera energia popolare ridisegnando e rafforzando la sanità pubblica aumentando il finanziamento del servizio sanitario nazionale, con l’obiettivo di portare la spesa sanitaria oltre il 7% del PIL. Una sanità territoriale di prossimità che sia capace di affrontare le emergenze e allo stesso tempo prendersi cura dei cittadini” – aggiunge ancora.
Dunque, il percorso che immaginano i sostenitori della mozione Bonaccini è soprattutto un partito che si riavvicini all’elettorato ( piuttosto mancante visto il dissertamento delle urne nelle ultime prove elettorali!); una considerazione che spinge a pensare che la riscoperta di una sorta di anima popolare possa essere intrapresa come la chiave e, pertanto, la sintesi di una risposta, seppur a grandi linee, all’astenzionismo emerso come fenomeno politico imperante.
“Riteniamo che Stefano Bonaccini, amministratore locale di grande esperienza, alla guida di una Regione tra le più innovative d’Italia oltre che tra le più eque (Emilia Romagna, ndr) , sia la figura giusta per raggiungere insieme due obiettivi fondamentali: da un lato, quello di definire un’identità chiara e riformista del partito, anche con un’azione comunicativa più efficace dell’attuale; dall’altro, quello di costruire una coalizione larga di centrosinistra, imperniata sul ruolo del nuovo PD, che possa rappresentare un’alternativa seria e credibile alla destra” – conclude Pimpinella.
Insomma, nel Sud Pontino, i due Comitati in funzione delle Primarie Dem sono pronti a propugnare rispettivamente per le loro mozioni, espressioni chiaramente di due direzioni ben precise e, per certi versi, distanti tra loro. Si conferma, quindi, la duplicità dell’anima democratica pontina che se da un lato rende frizzante la dialettica politica, è lecito altrettanto credere che , dall’altra, ne sia anche uno dei principali limiti qualora si verificasse l’incapacità di arrivare – dopo il “confronto” – ad una sintesi.
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