MINTURNO – CAl momento sono oltre 150 – e presto saranno almeno il doppio – i poliziotti che nei prossimi mesi porteranno l’iniziativa nelle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia, sensibilizzando i giovani sui pericoli che possono incontrare nei viaggi, “virtuali e fisici”, in ambito stradale, ferroviario e sulla rete. Sabato 25 e lunedì 27 febbraio gli stessi agenti saranno protagonisti, presso l’aula magna del lice scientifico “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno, del progetto “Incroci” – che ha già debuttato sul territorio del sud pontino, a Gaeta, presso l’istituto Nautico “G.Caboto” lo scorso 14 e 16 febbraio.
La proposta formativa è strutturata secondo un modello innovativo che, attraverso la proiezione di un filmato e lo svolgimento di specifici esercizi elaborati dal Dipartimento di psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, punta ad attivare la sfera emozionale degli studenti, per esortarne la riflessione sui temi proposti. Se il filmato è stato realizzato dal Centro sperimentale di cinematografia, con la direzione artistica del regista Maurizio Nichetti, l’iniziativa che approda presso la realtà scolastica di via Santa Reparata diretta dal professor Amato Polidoro è, invece, a cura dalla Direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato, in partenariato con il Dipartimento di psicologia della Sapienza Università di Roma, la Fondazione, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Le classi del liceo “Alberti” coinvolte nel progetto sono tutte le prime: sabato 25 febbraio dalle 8.30 alle 10.15 interverranno le classi 1A e 1B e, a seguire, dalle 10,30 alle 12,20 le classi 1C e1D. Lunedì 27 febbraio, dalle 8.30 alle 10.15, sarà il turno delle classi 1E e 1F e dalle 10.30 alle 12.20 le classi 1G e 1H. “Una peculiarità del progetto sarà l’originalità del linguaggio – ha concluso il dirigente scolastico, il professor Amato Polidoro – Stimolerà l’attenzione dei ragazzi laddove vengono toccati i temi della responsabilita’ delle rispettive azioni, che, spesso senza averne la percezione, si rivelano estremamente rischiose”.