Nelle ore in cui martedì sera i Carabinieri del Comando provinciale di Frosinone sono tornati a setacciare (sembra senza alcun esito) il quartiere elle “Fraschette” ad Alatri, Omar, il ragazzo che gli inquirenti ipotizzano essere il vero bersaglio dei killer, torna a parlare dell’omicidio di Thomas Bricca sui social. L’ha fatto pubblicando sul suo profilo Instagram una storia con una foto. Il volto di un ragazzo, il suo nome e la frase: ha ammazzato Thomas. Un’accusa che ovviamente non trova riscontri investigativi, ma che infiamma ancora di più gli animi ad Altri: anche perché a oltre 20 giorni dall’agguato, i due a bordo dello scooter da cui è partito il colpo mortale ancora non hanno un nome.
Le indagini vanno avanti, con gli inquirenti che mantengono le bocche cucite e non si lasciano sfuggire nulla neanche su quello che è emerso durante le 5 perquisizioni eseguite nella giornata di lunedì e – come ditto – nella serata di martedì. I carabinieri cercano elementi che possano ricondurre ai due uomini in sella a quello scooter oppure alle risse che ci sono state nei giorni precedenti l’omicidio, per ricostruire quindi il contesto nel quale il delitto è maturato. I carabinieri sono stati anche a casa di due fratelli, su cui si erano già concentrati nelle scorse settimane: ma nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati.
È la svolta che invece attende con ansia la famiglia Bricca, che da settimane chiede giustizia: la parola invocata subito dal padre Paolo, che ha avuto la forza di parlare davanti alle telecamere per chiedere agli assassini di costituirsi, una richiesta che invece la madre Federica ha affidato solo al suo profilo facebook, lo stesso strumento con il quale, in queste ore, continua a pubblicare foto e video di Thomas.