LATINA – Il processo riguardante una donna straniera accusata di lesioni gravi al suo ex compagno si è concluso in Corte d’Appello a Roma. Dopo che le motivazioni della sentenza erano state depositate, la difesa dell’imputato ha presentato ricorso, ma i magistrati romani hanno confermato la sentenza emessa quasi un anno fa dal giudice monocratico del Tribunale di Latina. La parte offesa, rappresentata dall’avvocato Liliana Tari, si era anche costituita parte civile. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Francesco Abballe e Luigi Fioretti.
La donna, di 57 anni, era ritenuta la presunta responsabile in concorso con il padre, un uomo di 87 anni, dell’aggressione all’ex compagno. Oltre ai maltrattamenti, il reato ipotizzato era quello di lesioni gravissime. La Procura aveva contestato anche l’aggravante del rapporto affettivo tra la parte offesa e l’imputata. L’episodio contestato era avvenuto due anni fa, il 21 gennaio del 2021 vicino Latina e il giudice aveva disposto anche una misura restrittiva del divieto di avvicinamento: doveva essere ad una distanza di almeno 500 metri.
Le indagini erano state condotte dal pubblico ministero Martina Taglione insieme al Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e durante le indagini era stato affidato l’incarico al medico legale Cristina Setacci che aveva svolto le operazioni peritali. Dopo la condanna emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Latina Fabio Velardi e il deposito delle motivazioni, si è svolto il processo di secondo grado dove la pubblica accusa aveva chiesto la conferma delle condanne di primo grado. I giudici hanno alla fine condiviso questa prospettazione.
I momenti di tensione nella coppia sono iniziati quando l’uomo ha chiesto l’affido condiviso del figlio minore e dalle discussioni alla violenza è stata una escalation, fino all’episodio più grave. La vittima sarebbe stata ferita con un dito nell’occhio, “ad uncino, provocando lo scoppio del bulbo oculare”, è la conclusione a cui era arrivata la Procura. Dopo il ferimento l’uomo era stato trasportato in ospedale al Goretti ed era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Il processo di secondo grado si è concluso nei giorni scorsi a Roma.