LATINA – La riassunzione immediata ed il riconoscimento di ben cinque di anni di stipendio. Lo ha ordinato la sezione Lavoro della Corte d’Appello di Roma ai danni della “Lanxess Solutions Italy”, l’azienda di Latina che sette anni fa aveva licenziato un suo dipendente a seguito della presunta scadenza di un termine apposto ad un contratto a tempo indeterminato inserito in regime di staff leasing. I giudici d’appello hanno confermato ora la sentenza del Tribunale di Latina contro la Lanxess che si era obbligata, nell’ambito di un precedente contenzioso promosso sempre contro lo stesso lavoratore, a riassumerlo a tempo indeterminato o, in mancanza, a corrispondergli una retribuzione mensile sino all’effettivo adempimento di questo obbligo.
Senonchè l’azienda di Latina Scalo, pensando erroneamente che dopo due anni fosse nella facoltà di poter risolvere il rapporto di lavoro, per la seconda volta, licenziò il proprio dipendente che, pertanto, sempre per la seconda volta, veniva messo fuori i cancelli dell’azienda. Determinante è stata la difesa dell’uomo che, curata dall’avvocato giuslavorista Fabio Leggiero, impugnava nuovamente il secondo provvedimento di risoluzione, davanti il giudice del Lavoro del Tribunale di Latina Montanari sino ad ottener nel 2020, dopo quattro anni di contenzioso, il reintegro.
La “Lanxess” impugno la sentenza di primo grado invocando la legittimità del suo operato anche alla luce della sua impossibilità ad ottemperare alla luce della riorganizzazione e ristrutturazione aziendale intervenute in seguito alla crisi derivante dal Covid-19-. Ora la Corte d’Appello ora ha confermato l’illegittimità del secondo allontanamento e ha condannato la società al pagamento di tutti gli stipendi nel frattempo maturati. Nei prossimi giorni il lavoratore potrà finalmente ottenere il ristoro dei danni sinora patiti in questi sette lunghi anni e finalmente auspicare un lavoro a tempo indeterminato sino ad oggi ostacolato dalla parte datoriale.