FROSINONE – False residenze e falsi contratti di affitto per permettere a cittadini stranieri di ottenere permessi di soggiorno o ricongiungimenti familiari. L’indagine della Procura di Frosinone, che a settembre scorso aveva portato ad indagare 49 persone, ora vive un nuovo step. Per 47 di loro il sostituto procuratore Beatrice Neroni ha chiesto il rinvio a giudizio. L’inchiesta era stata condotta della polizia di Fiuggi e coordinata – come detto – dalla Procura di Frosinone: si ipotizza che siano stati firmati dei contratti di affitto fittizi in modo che alcuni cittadini stranieri, soprattutto del Bangladesh ma non solo, potessero attestare di risiedere in Italia, condizione necessaria per richiedere o rinnovare il permesso di soggiorno.
Secondo le ipotesi accusatorie, tutto ruotava intorno ad un agente immobiliare di Fiuggi che avrebbe fatto da intermediario tra un bengalese che aveva contatti con i suoi connazionali ed i proprietari delle varie abitazioni sparse in tutta la provincia di Frosinone, e anche in provincia di Latina, a Terracina. In questo sistema,la procura ha ipotizzato il coinvolgimento anche di alcuni vigili urbani, con ruoli diversi.
Coinvolto anche un poliziotto accusato di aver parlato dell’indagine con il comandate della Polizia locale di Fiuggi. Il 12 luglio i 47 indagati compariranno davanti al Gup del tribunale di Frosinone: in quella occasione si saprà se subiranno o meno un processo. Nutrito il pool degli avvocati difensori. Tra loro anche il legale Antonio Ceccani.