FORMIA – “Ho imparato tante cose, sono cresciuta e forse sono diventata grande. Sicuramente grazie a questa città che mi ha accolto. Ma il pensiero è sempre lì’ a Vinnycja, una piccola cittadina a duecento chilometri da Kiev dove vivono mamma Oksana e papà Serhiy”. Nel giorno della festa della donna Dariya Derkack, 30 anni il prossimo 27 marzo, ha accettato di rilasciare un’intervista a poche ore dal suo ritorno a Formia da Istanbul dove sabato ha ottenuto il suo miglior risultato in carriera – il secondo posto ai campionati europei indoor nel salto triplo – dopo “anni di bocconi amari ingoiati e tante occasioni sciupate”.
A Formia, presso il suo centro di preparazione olimpica “Bruno Zauli”, Darija ha trovato quell’equilibrio che inseguiva da quando, nel 2002, è piombata in Italia dalla sua Ucraina. Si era trasferita a Pagani, in provincia di Salerno, ma aveva capito b en presto che per fare atletica ad alti livelli aveva bisogno di un luogo in cui allenarti e crescere giorno dopo giorno “Gareggio per l’Italia – ha ammesso la triplista del gruppo sportivo dell’aeronautica militare nell’intervista video allegata – ma sabato scorso ho pensato al mio paese d’origine, ai miei connazionali, ai mie parenti. Stanno combattendo, loro malgrado, una guerra ingiusta, ingiusta se rapportato al 2023. Sono addolorata a pensare che bisogna ricorrere a questo strumento per risolvere questioni politiche”.

Dariya non ha potuto gareggiare con la maglia azzurra sino al 2013, anno in cui è volata per l’ultima volta in patria dopo aver respinto le richieste di ottenere la naturalizzazione in Spagna e nel ricco Qatar. Era il 2013 quando , a 21 anni , colse due risultati importanti, in Francia, ai campionati europei Under 23, con l’argento nel triplo ed il bronzo nel lungo. Da quel momento il buio pesto. Nonostante la possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janiero e a quelle di Tokyo nel 2021. I nove italiani assoluti (4 outdoor e 5 indoor) e 26 giovanili (10 promesse, 7 juniores ed altrettanti allieve, 2 cadette) si sono rivelati un magro bilancio per la triplista che a livello internazionale si era dovuta accontentare di un discreto ottavo posto ai Giochi del Mediterraneo nel 2018. Troppo poco per coltivare sogni di gloria. E invece la Derkack ha cambiato allenatore e la sua vitalità, alla vigilia dei campionati del mondo del prossimo agosto a Budapest e di una possibile terza Olimpiadi a Parigi, ha dimostrata lo scorso fine settimana in riva al Bosforo.
La medaglia cercata, attesa a lungo, si è trasformata in realtà per Dariya agli europei indoor di Istanbul. L’azzurra è diventata vicecampionessa europea del triplo, argento con 14,20 al secondo salto. La sua combattività l’ha messa subito in mostra in una gara che l’ha vista subito a ridosso dei quattordici metri con 13,97. Sorpassato il 14,16 della portoghese Patricia Mamona, argento olimpico e bronzo in Turchia, la portacolori dell’Aeronautica non si è accontentata. Ha provato a forzare (14,08 al quarto, nullo al quinto e senza chiudere il “jump” al sesto) e si avvicinata l’oro rimasto a undici centimetri, il 14,31 al primo round della turca Tugba Danismaz. Che quella appena iniziata fosse una buona stagione era chiaro alla luce della costanza di rendimento espressa in tutte le gare disputate. La Derkack ha prima sfiorato il personale indoor con 14,25 nel debutto di gennaio.
Tante volte si era fermata allo scoglio della qualificazione, ad Istanbul è approdata in finale e sul podio, a dieci anni dall’argento europeo under 23 del 2013. “Che bello, finalmente! Dopo il 14,20 ho provato a fare il più possibile – ha sorriso la triplista l’azzurra – per andare in caccia della vittoria, ma purtroppo negli ultimi salti ho sentito un po’ di stanchezza, forse ho voluto strafare e non sono riuscita a chiudere i balzi. Questa medaglia arriva dalla voglia di ottenere qualcosa, dopo troppe occasioni mancate e altrettante delusioni. Ho imparato, sono cresciuta e diventata grande”. Il salto triplo femminile in Italia è in affanno da qualche anno da quando sono uscite di scena le varie Magdelin Martinez, Simona La Mantia e Barbara Lah. Ora l’unica concorrenza arriva dalla vicentina Ottavia Cestonaro, quarta ad Istanbul a pochi centri metri dal podio europeo. Ma Dariya Derkach parla dei bambini di Formia e delle società del Golfo che si allenano ogni giorni con lei presso il Cpo di Formia: “Che bello essere considerata un esempio di imitare. Loro mi hanno aiutato a superare tanti momenti difficili in occasione dei quali ho ancora meditato di gettare la spugna. Mi hanno dato la forza invece per andare avanti…altro che danno fastidio. Basta soltanto far rispettare le regole di convivenza”.
INTERVISTA Video Dariya Derkack, vice campionessa europea indoor salto triplo