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Formia / Pastificio Paone, ripresa ufficialmente la trattativa tra “Domenico Paone Spa” e “Corex”

FORMIA – Il buon senso è prevalso. La “Domenico Paone spa” ha avviato la procedura per il tenativo di vendita delle due linee di produzione del pastificio di Formia e dei marchi industriali e per la cessione degli organici. Era stato un vero e proprio ultimatum quello lanciato nei giorni scorsi dalla Corex di Battipaglia, la società proprietaria del sito produttivo nella zona industriale di Penitro che il 7 marzo aveva formalizzato un aut aut: se non avesse avuto una risposta entro i successivi cinque giorni, avrebbe revocato la propria manifestazione di interesse a subentrare nella gestione del pastificio e, con essa, sarebbe venuta meno la richiesta della “Domenico Paone spa” di ottenere dalla Regione Lazio ulteriori sei mesi di cassa integrazione straordinaria per garantire la continuità industriale ed occupazione del pastificio formiano.

Nella giornata di venerdì 10 marzo – ma la notizia è stata confermata solo nelle ultime ore – l’avvocato romano Luca Gratteri ha inviato una Pec di risposta per conto del pastificio Paone e, dunque, dell’attuale patron Alejandro Octavio Quentin, alla Corex spa per annunciare che, “all’esito delle previste attività di verifica ed acquisizione Documentale”,il 13 marzo (lunedì) “verrà depositata l’istanza di accesso alla composizione negoziata” ai sensi della normativa vigente. Insomma la “Domenico Paone spa” vuole lasciare ufficialmente il pastificio e l’ha comunicata al Tribunale di Cassino in una proposta in cui campeggia – e non poteva essere diversamente – la manifestazione d’interesse pesentata dalla Corex il 17 febbraio scorso. L’intero carteggio sarà esaminato da un consulente terzo che dovrà nominare il Tribunale di Cassino che dovrà valutare anche le linee guida del piano di risanamento illustrate dal dottor Quentin. Tutto dipenderà dall’esito “delle trattative con i creditori e gli altri soggetti interessati” ma su un punto l’avvocato Gratteri appare chiaro: devono essere soddisfatti i diversi creditori dell’ultimo management del pastificio Paone ma la “cessione dell’azienda deve avvenire in tempi auspicabilmente brevi, acquisite le necessarie autorizzazioni ai sensi di legge”.

L’avvocato Gratteri ha ufficializzato lo sblocco dell’iter di cessione del pastificio anche alla direzione “Vertenze occupazionali” e “Lavoro” della Regione Lazo, al Prefetto di Latina Maurizio Falco, al sindaco di Formia Gianluca Taddeo, al presidente del Consorzio Industriale del sud pontino Pontino, ad Unindustria, alla Flai Cgil e alla Uila Uil. Ma è la Corex la destinaria principale della comunicazione dello staff legale del dottor Quentin: “Appare evidente che il coinvolgimento della Vostra Società nelle trattative e la prospettata cessione dell’azienda costituiscono elementi essenziali dello strumento che potrà essere individuato per il risanamento della Società e per l’auspicato mantenimento dei livelli occupazionali e degli altri valori aziendali”.

Naturalmente ora bisogna trovare un punto di incontro le varie proposte economiche della società cedente e quella subentrante e soprattutto verificare la consistenza dell’attuale esposizione debitoria del pastificio rispetto al valore di mercato dei marchi e delle due linee di produzione. Fortunatamente si tratta e con questo clima positivo potrà insediarsi il 16 marzo alla Regione Lazio un tavolo tecnico con i sindacati di categoria per chiedere la proroga di ulteriori sei mesi della cassa integrazione straordinaria (è scaduta ufficialmente il 5 marzo) per i 29 dipendenti del pastificio, un tempo congruo perché avvenga il passaggio delle consegne della produzione alla Corex spa e quest’ultima torni a produrre e a commercializzare in Italia ed in tutto il mondo la pasta di Formia.

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