ATTUALITA’ – È innegabile quanto oggi i social media siano diventati una parte integrante della vita quotidiana. Ma come essi vengano utilizzati varia da generazione a generazione: c’è chi li utilizza per informarsi, chi per rimanere in contatto con gli amici, chi infine per pubblicizzare il proprio brand o la propria azienda.
Ma quando si parla di social, spesso l’attenzione cade sui più giovani e sui rischi legati ai social per i minori, nonostante tutte le opportunità e benefici che queste piattaforme ci portano. Anche perché i social network vengono usati da generazioni molto diverse fra loro e ogni generazione li usa a modo proprio.
La prima cosa da considerare è quale generazione si sta definendo. Ci sono varie definizioni di “generazione”, basti pensare che nella sociologia moderna del XIX secolo, Comte e Hume iniziano ad utilizzare questo termine, come unità di misura per la storia di una società. E cosa vuol dire il termine generazione? Nonostante presenti diverse accezioni quella che oggi è coerente è senz’altro questa “ Una generazione è un gruppo di individui della stessa età e di conseguenza nella stessa fase della loro esistenza, che condividono una serie di eventi e una serie di prospettive”.
Come non ricordare agli inizi del 1800 la Generazione Perduta o la Generazione Silenziosa che prende tutto l’arco temporale della seconda guerra mondiale.
Ma quando si parla di nuove tecnologie e nello specifico dei social media è necessario discutere di 4 generazioni ben distinte:
Le differenze tra le generazioni nell’uso dei social media sono significative. I Baby Boomers tendono ad avere un uso più limitato dei social media rispetto alle generazioni successive. Molti usano Facebook come principale piattaforma di social media e lo usano per tenersi in contatto con amici e familiari. Tuttavia, molti Baby Boomers sono anche preoccupati per la privacy e la sicurezza online e tendono ad essere più cauti nell’uso dei social media.
La Generazione X è stata la prima a utilizzare i social media in modo massiccio, ma ancora una volta, il loro utilizzo è diverso rispetto alle generazioni successive. La maggior parte degli X utilizza i social media per motivi professionali e per connettersi con colleghi e professionisti del loro settore. Anche se molti hanno account non trascorrono molto tempo online e non sono interessati a condividere molte informazioni personali.
Insomma, a partire dai nati nel secondo dopoguerra fino a quelli nati negli anni 80, ci si trova di fronte a quelli che Marc Prensky definisce “immigrati digitali” e “nativi digitali”.
Stando sempre alle definizioni di Prensky, queste ultime due generazioni sono quelle che vengono definite “iperconnessa” e “multimediale”. Come riporta proprio l’articolo di ExpressVPN sulle nuove generazioni e i social, sono proprio i più giovani a passare più tempi sulle piattaforme social. Ma quali sono le caratteristiche differenzianti?
I Millennials sono cresciuti con i social media e li utilizzano in modo molto diverso rispetto alle generazioni precedenti. I Millennials tendono a utilizzare più piattaforme diverse rispetto alle altre generazioni e sulle quali affermano di essere molto attivi. Spesso condividono informazioni personali e sono interessati a interagire con i loro amici e con la loro comunità online.
La Generazione Z è cresciuta con gli smartphone e i social media e li utilizza in modo ancora più attivo rispetto ai Millennials. Molte delle app di social media preferite dalla Generazione Z sono basate sulla condivisione di immagini e video, come Instagram, Snapchat e TikTok. La Generazione Z è anche molto interessata all’attivismo online e all’uso dei social media per promuovere cause sociali.
Le nuove generazioni – gli under 23, soprattutto – si stanno spostando in massa su Instagram, questo è chiaro. Fino a qualche anno fa, Facebook era il social network più utilizzato. Oggi la differenza è netta: generazione Y e Z sono su Instagram, i baby boomer sono su Facebook, mentre il futuro è nelle mani di TikTok.
Secondo Marketing Charts, le generazioni adottano comportamenti differenti sui social. In particolare, i baby boomer hanno un comportamento meno interattivo: pubblicano foto e post, non allo scopo di “chiacchierare” con gli altri utenti. Millennial e post millennial, invece, tendono ad usare i social per interagire in più modi: like, commenti, ricondivisioni e interazioni con le Storie di altri utenti.
È innegabile, dunque, come l’uso dei social media, oggi, varia notevolmente tra le diverse generazioni. Mentre i Baby Boomers tendono ad avere un uso più limitato dei social media, la Generazione Z è molto attiva online e utilizza le piattaforme di social media molto di più, nonostante i social non abbiano dei buoni effetti sull’umore dei più giovani. Ancora una volta, ciò che traspare è il valore dell’interattività. Quell’interattività che differenzia, in sostanza, il comportamento dei baby boomers sui social da quello delle generazioni dei millennial e post millennial.