VENTOTENE – L’idea è suggestiva: intitolare, in futuro, alla sua memoria l’area marina terrestre protetta delle isole di Ventotene e Santo Stefano. E’ tornata d’attualità in questi giorni la tragedia del 27 agosto scorso quando nelle acque antistanti la seconda isola pontina Lorenzo Guerrieri, l’operatore subacqueo di soli 19 anni di Roma che, apprezzato da turisti e appassionati, perse la vita durante un’immersione. Ora l’area marina protetta, in collaborazione con l’associazione “Marevivo” col patrocinio del Comune di Ventotene, sta pensando di ricordare per sempre Lorenzo intitolando alla sua memoria la riserva cui il giovane, ventotenese d’adozione, era molto legato sia per il suo lavoro stagionale di sub che per la sua passione sportiva.
Intanto è stato varato un progetto, “Lorenzo e il mare”, attraverso il quale si vuole favorire la tutela e la salvaguardia del mare di Ventotene attraverso l’organizzazione di una giornata di sensibilizzazione con attività di recupero di attrezzi abbandonati e plastiche, ma anche di sessioni didattiche rivolte a bambini e ragazzi, con lo scopo di trasmettere quel grande amore per il mare che aveva Lorenzo. “Un’iniziativa, come questa, non potevamo che sposarla e farla nostra. Rispecchia, nella sua totalità, i valori che sono alla base della nascita e della gestione di un’Area Marina Protetta” – fanno sapere dalla riserva condividendo il progetto fortemente voluto dai genitori del giovane deceduto in mare.
La storia di Lorenzo è raccontata nel libro “Senza respiro”, che parla di lui e del suo amore per Ventotene. Per scelta dell’autore e della casa editrice “Ultima Spiaggia”, i ricavi del libro, saranno interamente devoluti a questa ed alle future iniziative di tutela dell’ambiente marino delle isole di Ventotene e S. Stefano.
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