LATINA – Dopo quattro anni di indagini, è stata emessa un’ordinanza di demolizione per le costruzioni abusive all’interno di un’azienda a Piano Rosso. Il nucleo Forestale dei Carabinieri di Cisterna, insieme al Comando della Polizia Locale e all’ufficio Sueap, hanno verificato diverse irregolarità che hanno portato all’emanazione dell’ordinanza da parte del dirigente del settore 3, Luca De Vincenti. La società che aveva acquisito l’area produttiva nel 2018 aveva chiesto di condonare le opere abusive già presenti, ma l’istanza è stata respinta, come specificato nell’ordinanza: “Considerato che l’istanza di condono rigettata con il succitato diniego costituisce un’implicita ammissione, da parte del privato, in ordine all’abusività delle opere oggetto del provvedimento”.
L’ordinanza riporta diverse irregolarità, tra cui l’abusività completa del fabbricato denominato “B”, che avrebbe dovuto essere una struttura a piano terra secondo la concessione edilizia originaria, ma che in realtà si è rivelata un manufatto multipiano. Inoltre, due tettoie considerate “precarie” e costruite prima del 2013, sono state ritenute abusive, così come il piazzale in cemento industriale (per una superficie di circa 3.550 mq). La proprietà ha anche installato senza autorizzazione otto silos in metallo, utilizzati per lo stoccaggio e la distribuzione di leganti per cemento, e stoccato materiali inerti da costruzione in una zona esterna a ridosso della recinzione. Infine, un container destinato ad uso ufficio è stato installato in assenza di un titolo edilizio.
La proprietà ha novanta giorni di tempo per rimuovere le opere abusive e ripristinare l’area come richiesto nell’ordinanza, oppure può decidere di opporsi alla demolizione e ricorrere al Tar del Lazio.