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Latina / Interruzioni nella raccolta di plasma ed eritroplasma: la denuncia dell’Avis provinciale

LATINA – Una situazione drammatica quella della donazione di plasma ed eritroplasma nella provincia di Latina: è quanto denuncia l’Avis provinciale, che ha spiegato come la carenza sistematica del materiale di donazione stia causando rallentamenti e, in alcuni casi, addirittura la sospensione dell’attività di raccolta. Secondo quanto riportato, le donazioni in aferesi sono state interrotte per circa 5 mesi nel corso del 2022 e, anche in queste ultime settimane di inizio marzo, la situazione di intermittenza sta causando notevoli problemi. L’Avis ha dichiarato che la sospensione delle raccolte avviene in quanto le Avis che svolgono attività di raccolta sul territorio sono convenzionate con la Asl, unica autorizzata a fornire il materiale ai nostri punti di raccolta.

“Nel corso del 2022, e ora anche in queste ultime settimane di inizio marzo – spiega in una nota l’Avis – le donazioni in aferesi sono state interrotte per circa 5 mesi per mancata fornitura di materiale di raccolta (sacche, kit aferesi, ecc…). Questa situazione di intermittenza sta causando rallentamenti e in alcuni casi addirittura la sospensione dell’attività di raccolta di plasmaferesi ed eritroplasmaferesi. La sospensione delle raccolte sta avvenendo in quanto le Avis che svolgono attività di raccolta sul territorio sono convenzionate con la Asl, unica autorizzata a fornire il materiale ai nostri punti di raccolta”. Eppure la provincia di Latina si è sempre distinta nel circuito trasfusionale, all’interno della regione Lazio, per il supporto dato nella raccolta di sangue ed emoderivati che ha garantito nel corso degli ultimi decenni l’autosufficienza degli ospedali territorio supportando anche gli ospedali romani con un apporto di diverse migliaia di sacche di sangue.

“Dal 2009 abbiamo inoltre iniziato un percorso che ha portato alcune sedi Avis ad avviare la raccolta di plasma sul territorio in situazione extra-ospedaliera per primi nella regione – si legge ancora in una nota – arrivando a raccogliere circa il 30% di quanto prodotto in tutta la regione. La nostra associazione, basata sull’impegno di volontari, promuove da anni sul territorio il dono del sangue ed emocomponenti, e questa attività diventa difficile se la fornitura del materiale viene erogata a intermittenza, con la conseguenza che le scorte sono quasi sempre a limite. Una situazione che sta diventando difficile da gestire in termini di programmazione, soprattutto nel giustificare questa situazione ai donatori, che non riescono a comprendere le problematiche e l’incoerenza”.

L’Avis chiede dunque di essere messa nella condizione di promuovere la donazione e di raccogliere al meglio il plasma senza preoccuparsi della scarsa disponibilità del materiale. Per questo, l’associazione intende sensibilizzare gli enti sanitari e le istituzioni affinché intervengano per garantire una stabilizzazione della fornitura dei materiali necessari alla raccolta, “tale da riportare ad effettuare una programmazione in grado di soddisfare le richieste dei centri trasfusionali anche fuori provincia andando perciò a limare la mancata autosufficienza regionale e nazionale in termini di plasmaderivati”. L’Avis spera che gli enti competenti possano intervenire per risolvere questa difficile situazione e garantire una maggiore efficienza e sicurezza nella raccolta di plasma ed eritroplasma nella provincia di Latina.

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