Concorsopoli, l’Asl di Latina conferma la sospensione dei dipendenti coinvolti

LATINA – Il Direttore Generale dell’Asl di Latina, Silvia Cavalli, ha firmato una delibera nei primi giorni di marzo in cui ha respinto la richiesta di reintegro sul posto di lavoro di Claudio Rainone, dopo che il Tribunale di Latina ha revocato la misura interdittiva dal luogo di lavoro a suo carico. L’Asl ha confermato la sospensione di Rainone in via cautelare fino alla fine del procedimento penale relativo allo scandalo dei concorsi Asl. L’udienza del 23 marzo vedrà l’ascolto di altri testimoni, sebbene il processo di primo grado non sia molto lontano dal termine, considerata l’accelerata impressa dall’ex presidente del collegio giudicante, Aldo Morgigni, nelle prime fasi. Inoltre, tra i testimoni è stata chiamata anche l’attuale Direttore Generale, Cavalli.

Per respingere la richiesta di reintegro di Rainone, l’Asl ha citato due sentenze della Cassazione e del Consiglio di Stato che stabiliscono che la sospensione cautelare ha un elemento facoltativo. Tale giurisprudenza ha chiarito che le caratteristiche fondamentali dell’istituto sono finalizzate a impedire che, in pendenza di procedimento penale, la permanenza in servizio del lavoratore inquisito possa pregiudicare l’immagine e il prestigio dell’amministrazione di appartenenza, e la gravità delle condotte per le quali si procede deve giustificare l’allontanamento del dipendente. La sospensione è provvisoria e rivedibile e impone, all’esito del procedimento penale, di non restare inerti e di adottare sollecitamente tutte le iniziative necessarie a consentire una tempestiva ripresa del procedimento disciplinare.

Mario Graziano Esposito, funzionario dell’unità operativa complessa Reclutamento dell’Asl di Latina, deve rispondere penalmente di falsità ideologica in atti pubblici e rivelazione di segreti di ufficio. È anche segretario delle Commissioni esaminatrici che giudicarono i concorrenti dei due concorsi al centro del processo: quello da 23 posti come collaboratore amministrativo professionale cat. D indetto in forma aggregata tra Asl di Roma 3, Asl Latina (ente capofila), Asl Viterbo e Asl Frosinone, e quello da 70 posti di assistente amministrativo-categoria C, indetto in forma aggregata tra Asl di Frosinone, Latina (ente capofila), Viterbo e Roma 3.

Anche per Esposito, l’Asl di Latina ha confermato la sospensione cautelare sino almeno alla conclusione del processo, in ragione della rilevanza dei fatti ascritti al dipendente in sede penale e della risonanza mediatica negativa degli stessi sull’immagine dell’azienda. Per tali ragioni, l’Asl ha rigettato la richiesta di reintegro in servizio di Esposito. Il funzionario riceverà comunque l’indennità pari al 50% dello stipendio tabellare, insieme alla retribuzione individuale di anzianità e agli assegni familiari, se ne ha diritto.

In entrambi i casi, la decisione della Asl si basa sulle sentenze della Cassazione e del Consiglio di Stato che stabiliscono che la sospensione cautelare è un provvedimento provvisorio e rivedibile. La sospensione cautelare mira a impedire che la permanenza in servizio del lavoratore sottoposto a procedimento penale possa pregiudicare l’immagine e il prestigio dell’amministrazione di appartenenza. La decisione di sospensione cautelare deve essere valutata caso per caso, in base alla gravità delle condotte per cui si procede.

Nel caso di Claudio Rainone, l’ex funzionario della Asl di Latina, la Asl ha deciso di confermare la sospensione cautelare fino alla conclusione del processo sullo scandalo dei concorsi Asl. Anche per Mario Graziano Esposito, funzionario dell’unità operativa complessa Reclutamento, la Asl di Latina ha deciso di confermare la sospensione cautelare, in attesa della conclusione del processo in cui il funzionario deve rispondere di falsità ideologica in atti pubblici e rivelazione di segreti di ufficio.

L’udienza del 23 marzo rappresenterà una tappa importante per il processo sullo scandalo dei concorsi Asl. Durante l’udienza saranno ascoltati altri testimoni, tra cui l’attuale Direttore generale dell’Asl di Latina, Silvia Cavalli. Nonostante l’accelerazione impressa dall’ex presidente del collegio giudicante Aldo Morgigni nelle prime fasi del processo, il procedimento penale non sembra essere molto lontano dal termine.

In ogni caso, la Asl di Latina ha confermato la sospensione cautelare per entrambi i funzionari coinvolti nello scandalo dei concorsi Asl, Rainone ed Esposito, fino alla conclusione del processo penale. La decisione è stata presa in base alla gravità dei fatti ascritti ai dipendenti in sede penale e alla risonanza mediatica negativa che questi hanno determinato sull’immagine dell’Azienda.

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