CASTELFORTE – Sarà ora il Riesame di Roma a pronunciarsi sull’istanza della modifica della seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere notificata sabato dal Gip del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli a Giuseppe Molinaro, l’appuntato dei Carabinieri di 56 anni accusato dell’omicidio del direttore dell’hotel Nuova Suio di Castelforte Giovanni Fidaleo e del grave ferimento di Miriam Mignano. I legali del militare, gli avvocati Giampiero Guarriello e Paolo Maria Di Napoli, dopo che il Riesame di Napoli si era dichiarato incompetente a decidere dopo il trasferimento degli atti dell’inchiesta da Santa Maria Capua Vetere a Cassino, hanno rinnovato la richiesta di beneficiare dell’attenuazione della misura cautelare in considerazione del quadro clinico, non proprio ottimale, di Molinaro.
Per il militare sono stati chiesti i domiciliari con il braccialetto elettronico in considerazione di un intervento chirurgico subito pochi giorni fa, e soprattutto, per essere in cura da tre anni presso una psicologica di Teano. La difesa di Molinaro ha anche informato la Procura di Cassino di aver avviato da giorni indagini autonome per contribuire a fare piena luce sulla sparatoria del 7 marzo. Nessuna sovrapposizione all’operato in corso dei Carabinieri e della Procura, ma c’è solo la volontà di contribuire a risolvere il caso. Il Codice di procedura prevede che anche legale di difesa possa conferire con le persone in grado di riferire circostanze utili rispetto ai fatti oggetto delle indagini; chiedere i documenti in possesso della Procura e accedere a luoghi privati o non aperti al pubblico, insomma compiere un’attività investigativa preventiva per quanto riguarda la dinamica con cui si è consumata la tragedia.
E in quest’ottica non è escluso lo svolgimento dell’incidente probatorio tra Molinaro e Miriam Mignano, le cui testimonianze, oltre alle perizie balistiche del Ris e di quella medico legale, potrebbero definire quanto accaduto nella hall dell’albergo di via delle Terme.