FORMIA – La Polizia Postale di Roma ha smascherato un gruppo criminale composto da 8 persone, tra cui una donna di 56 anni di Formia, Pasqualina Napoletano, che utilizzava un protocollo criminale per truffare persone fragili, soprattutto donne, tramite le cosiddette “truffe romantiche” o “romance scam”. Il leader del gruppo, Larry Brooks, un finto ufficiale dell’esercito statunitense, intercettava donne su Facebook e le convinceva di intrattenere una relazione sentimentale con lui, convincendole a inviare denaro per raggiungerlo in Italia. Le vittime, in totale 32, sono state truffate per un totale di circa 400mila euro tra il 2018 e il 2021.
Una volta guadagnata la fiducia delle vittime, i criminali facevano richieste di denaro per motivi vari come la promessa di un futuro insieme, difficoltà economiche o malattia. Uno dei trucchi usati dal gruppo criminale consisteva nell’inventarsi la figura di “Elvis Brooks”, il figlio del sedicente militare. Questo finto personaggio ha finto di instaurare un rapporto tanto stretto da chiamare la vittima “mamma” e, descrivendosi come un ragazzo bisognoso di cure mediche, riusciva a estorcere del denaro. Ma Larry Brooks, in realtà, è un avvocato americano che ha denunciato le condotte illegali alle autorità statunitensi dopo aver appreso l’abuso del suo nome. L’arresto degli otto membri del gruppo è avvenuto per truffa aggravata, riciclaggio e sostituzione di persona.
Molte vittime delle “truffe romantiche” non denunciano l’accaduto a causa della difficoltà ad accettare la realtà o della vergogna. In molti casi le segnalazioni provengono dai parenti delle vittime preoccupati dalle loro improvvise difficoltà economiche e psicologiche. I membri del gruppo criminale arrestati erano tutti titolari di partita Iva e incassavano i bonifici e i versamenti Postepay diretti al finto “generale Brooks” per poi girare i soldi su conti esteri.
Le truffe romantiche sono un fenomeno criminale in parte sommerso, poiché le vittime spesso hanno difficoltà ad accettare la realtà e la vergogna li impedisce di confidarsi con le persone più vicine. La convinzione di essere coinvolti in una relazione d’amore forte o il disagio psicologico rendono il fenomeno criminale ancora più difficile da scoprire.