FORMIA – “E’ passato un mese dall’annuncio del Sindaco in merito all’avvio lavori per la messa in sicurezza e riqualificazione ambientale del corso d’acqua di Rio Fresco – via delle Fosse – a Formia ma di cantieri ancora non se ne vedono”. Così i gruppi di Un’Altra Città e del Movimento 5 Stelle intervengono sulla vicenda iniziata quattro anni fa quando la strada, a causa dell’instabilità dell’area, venne una prima volta chiusa al traffico provocando notevoli disagi ai residenti e all’intera viabilità cittadina. “Se sono sopraggiunte novità, ostacoli tecnici ed altro – aggiunge la consigliera comunale Paola Villa -, che sia convocata con immediatezza una Commissione consiliare Lavori Pubblici e Ambiente per illustrare le criticità”.
Nel merito ricorda Christian Lombardi, Presidente di Un’Altra Città: “L’Avviso Pubblico di procedura negoziata senza bando previa consultazione di cinque operatori economici per il primo stralcio dei lavori pari a oltre seicentoventottomila euro dei 1.018.813,70 euro totali dell’opera, comprensivi di progettazione, risale a fine novembre ma da allora, oltre agli annunci, poco altro eppure che a Formia tutti sono a conoscenza di quanto sia urgente risolvere il problema del torrente Rio Fresco così mitigando il rischio idrogeologico che interessa la zona. Oltre un decennio di erosione costante senza che alcuno, prima della Giunta Villa provvedesse a porre delle opere di protezione: la stessa Giunta che grazie al dialogo costante con il Ministero degli Interni, pure che si era in piena pandemia, nel novembre 2020 ottenne il finanziamento per la progettazione delle opere, a loro volta finanziate con 900 mila euro arrivati per Decreto Ministeriale durante la gestione commissariale di febbraio 2021”.
Considera Francesco Furlan per il Movimento 5 Stelle: “Sono passati oltre due anni da allora quando invece per ottenere il finanziamento, senza contare la posa di gabbionate lungo la sponda del torrente per una lunghezza di circa 60 metri e una spesa di 64.583,02 euro volte a contenere nell’immediato il fenomeno franoso, ce ne è voluto solo uno e qualche mese: da dicembre 2019 a febbraio 2021”. E terminano ribadendo quanto già espresso dalla consigliera Villa: “Se sull’area sono insorti problemi maggiori di quelli già noti, sarebbe bene che l’Amministrazione ne mettesse a conoscenza con immediatezza e in Commissione consiliare l’intera cittadinanza: attendere oltre è possibile, Formia da un anno e mezzo non fa altro ma le giustificazioni stanno arrivando al termine: ora servono fatti”.
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