FORMIA – L’Istituto Comprensivo Alighieri di Formia, in risposta all’invito del “Movimento per la Pace”, ha deciso di mettersi in marcia, organizzando un corteo che coinvolgerà tutta la popolazione scolastica, per chiedere il cessate il fuoco in Ucraina e una pace stabile e duratura. Il prossimo 30 marzo 2023, alle ore 9:30, in Villa Comunale, si raduneranno alunni e insegnanti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, dell’Istituto, alla presenza della Dirigente Scolastica, Adriana Roma, del Sindaco, Gianluca Taddeo, l’assessore all’istruzione, Fabio Papa, altri rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, il Commissario della Polizia di Stato Aurelio Metelli.
La Marcia con la Fiaccola della Pace proseguirà su Via Vitruvio con una breve sosta al Monumento dei Caduti dove si osserverà un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime delle guerre, delle mafie e del recente naufragio di Cutro, e culminerà, intorno alle ore 11:00, nella piazza Guglielmo Marconi con la messa a dimora e la benedizione dell’Albero della Pace, un ulivo che rappresenterà il monumento vivo sempreverde simbolo della vita che mai muore da coltivare e crescere con le azioni quotidiane finalizzate all’impegno per la causa di Pace e della difesa dell’ ambiente.
Gli studenti formiani uniti in un grido di pace al quale si uniranno, oltre ai Docenti, Dirigente, Amministrazione anche le famiglie, la presidente dell’Associazione “Insieme Immigrati in Italia”, Maria Grossi, il Vicario foraneo di Formia, Don Carlo Lembo, il Direttore della Caritas diocesana, Don Alfredo Micalusi. Saranno previsti momenti di lettura di elaborati e pensieri da parte degli alunni, esecuzione di brani musicali, prima di consegnare al Sindaco una richiesta di mozione per la pace.
Contemporaneamente il plesso A. Spinelli di Ventotene, giuridicamente parte dell’IC Alighieri, effettuerà la marcia sull’isola: gli alunni idealmente uniti nell’appello alla pace aderiranno con lavori legati alla stessa tematica per promuovere la cultura della difesa dei diritti umani e della tutela ambientale coinvolgendo associazioni ed enti locali. I tempi che stiamo vivendo e la guerra alle porte dell’Europa ci interpellano non solo come singoli cittadini, ma anche come comunità educante che persegue valori di collaborazione, tolleranza e pace.