GAETA – Abuso d’ufficio. E’ l’ipotesi di reato che i consiglieri comunali d’opposizione al comune di Gaeta – Silvio D’Amante, Emiliano Scinicariello e Sabina Mitrano – potrebbero sottoscrivere nel pomeriggio di martedì ed inviare alla Procura della Repubblica di Cassino dal momento che la maggioranza Leccese ha confermato l’esclusione dall’ordine del consiglio comunale la discussione e l’approvazione di un mozione finalizzata a chiedere la confisca al patrimonio comunale dell’area dell’ex piazzale della stazione oggetto di Gaeta, che, oggetto di una conclusione di indagine preliminare, vede tra gli indagati 13 tra i vertici dell’ex Consorzio industriale del sud pontino, i componenti della Giunta Mitrano in carica nel 2019 e la dirigente del settore “Riqualificazione urbana” del comune di Gaeta Stefania della Notte
Prima di investire i Pm inquirenti di piazza Labriola i consiglieri comunali di centro sinistra domenica pomeriggio – nonostante la giornata festiva – hanno esperito l’ultimo gesto di buona volontà. Hanno sottoscritto una Pec che, inviata alla segretaria comunale Patrizia Cinquanta e al presidente del consiglio comunale Davide Speringo (i tre firmatari dell’email certificata hanno fatto sapere del loro pentimento circa il voto d’astensione dato lo scorso luglio in occasione dell’elezione del presidente d’aula) , chiede di inserire “last minute” l’argomento, dalla significativa valenza politica ancorprima di quella amministrativa, nell’agenda, contenente la miseria di due argomenti, del consiglio comunale di martedì pomeriggio. Questo gesto di “ buona volontà” è stato sollecitato all’avvocato Cinquanta e al presidente Speringo dopo che la conferenza dei capigruppo sabato mattina è stato sul punto di trasformarsi in un match di wrestling tra abbandoni e urla che sono state udite finanche nella zona di Punta Stendardo.
Ad alzare i toni, anche fuori dal consiglio comunale, è stato anche l’ex capogruppo Udc ed ex sindaco Giuseppe Matarazzo: “Scandaloso. Venire a sapere che i capigruppo di maggioranza, unitamente al presidente del consiglio comunale, abbiamo espresso parere contrario all’inserimento dell’argomento inerente la mozione presentata dalla minoranza per chiedere l’acquisizione in senso lato della area ex piazzale della stazione… Quello che stanno compiendo è un atto di abuso e di arbitrio… Vergogna… Spero che vi sia un ripensamento…poi la maggioranza può sempre respingere la mozione…”.
La cosa non avverrà perché il sindaco di Gaeta Cristian Leccese, dopo aver anticipato su questo portale l’”inammissibilità” della mozione protocollata lo scorso 6 febbraio dai consiglieri Scinicariello, D’Amante e Mitrano, ha chiesto ed ottenuto anche la copertura politica dei capigruppo di maggioranza.
L’unico a rimanere in silenzio è stato Marco Di Vasta, il capogruppo di “Gaeta Tricolore” e portavoce cittadino di Fratelli d’Italia. Dopo lanciato strali nei confronti dell’ex sindaco e neo consigliere regionale di Forza Italia e del suo successore Leccese, accusati di aver ispirato e avallato la revoca agli inizi di gennaio dell’assessore alla Polizia Mario Paone, Di Vasta ha aveva chiesto ai suoi dirigenti provinciali (il Senatore Nicola Calandrini), ai neo consiglieri regionali Enrico Tiero ed Elena Palazzo, al coordinatore regionale di Fdi Trancassini di intervenire sull’”inspiegabile” cacciata dalla Giunta dell’avvocato Mario Paone, immediatamente sostituito dal primo dei non eletti della lista “Lab 32” Stefano Martone.
Il caso Gaeta è stato subito archiviato, Mitrano e Leccese sono stati astuti a non replicare mai ai dirigenti Fdi (che avevano messo in discussione finanche il varo della prima Giunta Rocca alla Regione Lazio se non ci fosse stato il richiesto chiarimento) e Marco Di Vasta è rimasto in silenzio nella prima conferenza dei capigruppo “politica” dopo il voto amministrativo del 12 giugno 2022. All’esponente Fdi, che ha perso una ghiotta ed irripetibile occasione per fare valere le sue legittime ragioni politiche, è rimasto il silenzio avendo tra le dita il cerino che egli stesso aveva acceso. Il sindaco Leccese ha umiliato politicamente Di Vasta una seconda volta: ha fatto decidere ai suoi capigruppo di maggioranza sull’inammissibilità della mozione sull’ex stazione. Erano stati loro stessi a chiedere al sindaco di Gaeta di revocare agli inizi di gennaio 2023 le deleghe all’assessore Fdi Mario Paone che ha dovuto prendere atto. Il “Cogito ergo sum” di Cartesiana memoria non è mai stato dominante dalle parti di piazza XIX Maggio dove risuona spesso “The sound of silence” di Art Garfunkel e Paul Simon. Dei due mitici cantautori american i il giovane Di Vasta è sempre stato un piccolo fan…